Rilancio e prospettive dello spettacolo dal vivo, Spera: “cambiare format e modalità dello spettacolo attuale”

Rilancio e prospettive dello spettacolo dal vivo, Spera: “cambiare format e modalità dello spettacolo attuale”

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16 dicembre 2021

Il 15 dicembre scorso, nel salone Spadolini del Ministero della Cultura, si è tenuto l’evento "Rilancio e prospettive dello spettacolo dal vivo. Quali opportunità", patrocinato da Agis, Agenzia Generale Italiana dello Spettacolo aderente a Confcommercio. Mondo della musica, dello spettacolo dal vivo e della cultura hanno provato a immaginare e progettare nuove azioni di rilancio del settore alla luce delle opportunità offerte dal PNRR.

“Credo che l’idea di fare un punto dopo due anni pesantissimi sia stata molto importante, ma il tema fondamentale adesso è quello di guardare al futuro - ha esordito Vincenzo Spera, presidente di Assomusica-Confcommercioe dal mio punto di vista è necessario cambiare il format e le modalità dello spettacolo attuale. Mi sono occupato della questione quando è uscito il PNRR tra maggio e giugno dell’anno scorso, dialogando con il presidente della Commissione Cultura Europea e insistendo affinché lo Stato destinasse alla cultura almeno il 2% dei fondi disponibili. In questo senso, nulla è stato fatto”.

Sulle possibili proposte per il futuro del settore dei live, Spera ha sottolineato che “nel nostro settore ci si è cullati a lungo nell’idea che molto presto sarebbe stato possibile tornare alle consuete modalità di spettacolo dal vivo. Sin dall’inizio, ho sostenuto il contrario. Dobbiamo pensare a modificare la modalità con sui si realizzano questo tipo di eventi, favorendo una maggiore interazione da parte di tutti i settori della cultura. Continuare a organizzare spettacoli nello stesso modo, significa impedire, di fatto, lo sviluppo di creatività e l’innovazione tecnologica. Bisogna ricominciare dal basso, dai territori, ai quali manca una legge unica. Regioni intere come Umbria, Toscana e Puglia hanno potuto contare su forti attrattori di pubblico (manifestazioni come l’Umbria Jazz, il Lucca Summer Festival e la Notte della Taranta), ma, per poterli sfruttare al meglio, è necessario che vi sia una regolamentazione chiara”.

 

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