Assonidi: “rischiamo di chiudere, serve un tavolo di lavoro”

Assonidi: “rischiamo di chiudere, serve un tavolo di lavoro”

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20 aprile 2020

"A breve saranno centinaia i nidi e le scuole dell'infanzia che dovranno cessare la propria attività perché non in grado di sostenere i costi fissi di gestione": a lanciare l'allarme è Federica Ortalli, presidente di Assonidi Confcommercio, critica sul bonus baby sitter. "Non si comprende - aggiunge Paolo Uniti, direttore dell'Associazione - il perché si concentrino ingenti risorse sui servizi di baby-sitting, peraltro senza un preciso protocollo sanitario in grado di tutelare la lavoratrice, i bambini e le stesse famiglie, piuttosto che destinare liquidità al nostro settore, magari prevedendo delle riaperture a gruppi ridotti di bambini e con una certificazione sanitaria dei genitori, privacy permettendo". La presidente di Assonidi parla di una "totale mancanza di progettualità per poter ripartire, un vero dramma nel dramma". E chiede "un tavolo di lavoro composto da pedagogisti e operatori del settore, in modo da poter stabilire criteri e requisiti per la riapertura e, contestualmente, renderli compatibili con i progetti educativi che le strutture portano avanti con le proprie équipe insieme alle famiglie e ai bambini".

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