Assopetroli insiste: "Robin Tax profondamente sbagliata"

Assopetroli insiste: "Robin Tax profondamente sbagliata"

Secondo l'Associazione, l'inasprimento della tassa finirà per assestare un colpo difficilmente assorbibile da parte delle pmi che assicurano la distribuzione e la commercializzazione di prodotti petroliferi garantendo la pluralità dell'offerta.

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30 agosto 2011

"Ci riconosciamo nelle posizioni espresse dai presidenti dell'Autorità energie elettrica e gas e della Corte dei Conti circa gli effetti indesiderati che potrebbero derivare dall'applicazione della
Robin Tax". Lo afferma Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli-Assoenergia, che già nei giorni scorsi aveva espresso la propria netta contrarietà all'aumento dell'addizionale Ires che, con la nuova manovra arriva addirittura al 10,5 per cento. "Ribadiamo con forza - prosegue Ferrari Aggradi - la nostra contrarietà ad una misura che rischia di mettere in ginocchio l'intero settore energetico del Paese con gravissime ripercussioni sul piano occupazionale e sullo sviluppo dello stesso. Questo senza contare i palesi profili di incostituzionalità della norma". Secondo l'Associazione, l'eventuale inasprimento della tassa finirà per assestare un colpo difficilmente assorbibile da parte delle pmi che assicurano la distribuzione e la commercializzazione di prodotti petroliferi garantendo la pluralità dell'offerta, "imprese stremate dal fatto che stanno sostenendo interi pezzi dell'economia del Paese attraverso dilazioni finanziarie che esorbitano le normali pratiche commerciali causa il protrarsi della congiuntura economica, imprese che comprano e rivendono al miglior prezzo in un mercato fortemente competitivo, i cui bilanci sono gonfiati per oltre il 60% da accise che versano anticipatamente allo Stato, gravate da un elevatissimo rischio credito, che non possono, in quanto price takers, traslare alcunché e che, strutturalmente, non possono soddisfare le richieste di controllo antitraslazione dell'Autorità che provocano l'aggravio di costi amministrativi insostenibili quanto inutili". "E' ora - prosegue Assopetroli - di prestare attenzione e di tutelare anche gli invisibili, quelle migliaia di imprenditori che, a costo di grandi sacrifici, silenziosamente, fanno il proprio dovere". "Ci auguriamo - conclude Ferrari Aggradi - che il Governo elimini o quanto meno escluda dalla Robin Tax le pmi di natura commerciale per consentire la sopravvivenza di questo importante segmento e per il rilancio degli investimenti
nel settore, pressoché bloccati dal 2008, anno della sua introduzione, anche al fine di evitare interminabili contenziosi giudiziari".

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