Assoprovider: "Le regole sul diritto d'autore in Rete si discutano in Parlamento"

Assoprovider: "Le regole sul diritto d'autore in Rete si discutano in Parlamento"

"Il Governo Monti si appresta a emanare un provvedimento che trasformerebbe l'Autorità Garante per le Comunicazioni nell'unico "sceriffo" della Rete". "Chiediamo di lasciare al Parlamento la discussione sulla nuova legge sul diritto d'autore".

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30 marzo 2012

In una nota l'Assoprovider segnala che "il Governo Monti si appresta, attraverso il suosottosegretario Catricalà, a emanare un provvedimento che trasformerebbe l'Autorità Garante per le Comunicazioni nell'unico "sceriffo" della Rete con enormi poteri che consistono nell'accertamento e nell'inibizione dei reati legati alla violazione del diritto d'autore che oggi sono giustamente demandati alla Magistratura coadiuvata dalle forze di Polizia". "I promotori della notte della Rete (Adiconsum, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio e Studi Legale Sarzana) - prosegue la nota - a cui si sono aggiunti, il movimento "La rete dell'innovazione", l'associazione NetLeft, l'associazione "Rifondazione Italia per la legalità", l'associazione "Stati generali dell'innovazione", denunciano il grave comportamento del Governo che in modo inusuale, dietro il paravento del fornire un'interpretazione autentica della normativa vigente, consentirebbe invece una inaccettabile violazione dei diritti di cittadini e utenti con gravi ripercussioni sulla libertà dell'informazione nel nostro Paese. La stessa Agcom ha riconosciuto agli organizzatori della notte della Rete di non avere le necessarie prerogative giuridiche per deliberare la propria proposta di regolamento sul diritto d'autore ed è per questo che tale decisione è stata finora rinviata". "Il Governo Monti - sottolinea Assoprovider - ora va in soccorso dell'Autorità e tenta di emanare un provvedimento che legittima a posteriori l'Agcom fornendole poteri che rischiano di trasformarla in un tribunale speciale che giudicherà dei reati legati ad Internet, esercitando al contempo i poteri spettanti in precedenza alle forze di polizia. Il diritto d'autore, come da noi richiesto (www.dirittodautoreinparlamento.com), è in discussione in Parlamento e l'Agcom è in scadenza ma con il blitz di Catricalà che potrebbe tradursi in decreto legge, tutte le modalità democratiche in atto verrebbero spazzate via di colpo, scavalcando il Parlamento e permettendo subito l'approvazione del regolamento Agcom, bruciando sul tempo la scadenza del suo mandato. Con tali atteggiamenti non si mette in discussione solo il diritto d'autore ma tutto il nostro ordinamento giuridico e la Costituzione". "Chiediamo al Governo - conclude la nota Assoprovider -di non emanare questo assurdo provvedimento che non ha nulla di interpretativo e che violerebbe la Costituzione, chiediamo di lasciare al Parlamento la discussione democratica sulla nuova legge sul diritto d'autore e di concentrarsi invece con l'adeguata trasparenza nei confronti della società civile sulle nomine dei prossimi vertici Agcom in modo che nel prossimo futuro possano sedere in quelle posizioni rilevantissime per la libertà d'informazione nel nostro Paese persone non solo competenti ma che abbiano soprattutto quale unico mandato la salvaguardia dell'interesse generale e lo sviluppo democratico anche nel panorama digitale".

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