Ddl bilancio, le proposte di Confcommercio Sicilia
Ddl bilancio, le proposte di Confcommercio Sicilia
L’Associazione ha illustrato in commissione Bilancio dell’Assemblea regionale le sue proposte per lo sviluppo del terziario di mercato siciliano.
Confcommercio Sicilia è stata audita il 20 novembre scorso in commissione Bilancio all’Assemblea regionale in vista della definizione del Ddl bilancio. Il presidente Gianluca Manenti ha illustrato ai deputati commissari, presente l’assessore alle Attività produttive Alessandro Dagnino, quali sono le linee guida su cui occorrerebbe puntare.
“Nonostante alcuni segnali di ripresa, con un incremento nel settore dei servizi e un miglioramento occupazionale – ha spiegato – la Sicilia resta frenata da consumi stagnanti e da un potere d’acquisto fragile. In risposta, Confcommercio Sicilia propone un piano articolato, che integra sostegni immediati e soluzioni innovative per stimolare una crescita sostenibile e inclusiva. Un elemento chiave di innovazione è l’istituzione dei Distretti del commercio, concepiti come hub collaborativi tra enti pubblici, imprese, associazioni di categoria e cittadini. Altra proposta innovativa riguarda i concetti di Sense of Italy e Sense of Sicily, che estendono il tradizionale Made in Italy per promuovere non solo i prodotti, ma anche il patrimonio culturale e identitario specifico della Sicilia”.
In ambito fiscale e tecnologico, Confcommercio Sicilia ha proposto agevolazioni per le imprese che investono in digitalizzazione e sostenibilità, inclusi contributi a fondo perduto per l'adozione di tecnologie innovative e per il miglioramento dell’efficienza energetica. L’Associazione ha suggerito infine la creazione di alleanze locali attraverso il partenariato pubblico-privato, come i Patti di collaborazione e progetti di placemaking nei quartieri. Questi strumenti innovativi puntano alla co-creazione di politiche e progetti che rispondano ai bisogni locali, trasformando le città in “laboratori del cambiamento”, dove le imprese possono svolgere un ruolo attivo nella rigenerazione urbana. In sintesi è stata illustrata una visione innovativa e multifattoriale, che punta “non solo a risolvere le criticità attuali, ma a costruire un modello di sviluppo sostenibile e resiliente, radicato nelle peculiarità del territorio e orientato al futuro”.