Assomusica: “il tax credit spettacoli entri nel decreto legge Cultura”

Assomusica: “il tax credit spettacoli entri nel decreto legge Cultura”

Audizione in Commissione Cultura alla Camere per l’Associazione. Parodi: “introdurre un credito d'imposta anche per la produzione e organizzazione di spettacoli dal vivo, inclusi quelli con meno di 5mila spettatori".

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15 gennaio 2025

Assomusica torna a chiedere l'allargamento del sistema del tax credit anche allo spettacolo dal vivo sollecitandone l'inclusione nel decreto Cultura, il cui esame è iniziato alla Camera.   

"Con questo decreto sarebbe utile introdurre un credito d'imposta anche per la produzione e organizzazione di spettacoli dal vivo, inclusi quelli con meno di 5mila spettatori. Si tratterebbe di uno strumento e di un segnale concreto per gli imprenditori della musica dal vivo, che finora non hanno beneficiato di aiuti diretti come quelli previsti per i settori tutelati dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal vivo", ha detto il presidente Carlo Parodi, intervenuto in audizione in commissione Cultura, dove il decreto è appunto all'esame per la conversione in legge.

Parodi ha anche segnalato l'importanza di misure per incentivare i consumi culturali tra le nuove generazioni: "le Carte del Merito e della Cultura sono strumenti fondamentali. Chiediamo al governo di garantire risorse stabili, così da poter continuare a potenziare l'accesso alla cultura per i giovani". Tra i principali punti affrontati, il presidente ha citato la norma del decreto che semplifica le procedure per l'organizzazione degli spettacoli attraverso la comunicazione in Scia chiedendone un ampliamento: "questa norma è stata fondamentale per incentivare i Comuni a promuovere eventi culturali, con ricadute positive sull'economia locale. È per questo che proponiamo di estenderne ulteriormente l'efficacia aumentando a 2mila500 il numero massimo di partecipanti consentiti". Altro tema in audizione è stato il contrasto al fenomeno del secondary ticketing (definito da Parodi come "un problema che mina le fondamenta della musica dal vivo, penalizzando i consumatori e l'intera filiera"): "collaboriamo già con la Guardia di Finanza e l'Agcom, ma servono strumenti normativi più incisivi per arginare questa pratica speculativa". 

In generale Assomusica ha sottolineato come l'anno appena trascorso sia stato straordinario per la filiera della musica dal vivo: "i nostri eventi hanno registrato una grande partecipazione di pubblico, coinvolgendo in modo significativo i giovani e le comunità dei piccoli borghi".

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