Fisco, "bene una riforma complessiva, ma serve confrontarsi con le parti sociali"

Fisco, "bene una riforma complessiva, ma serve confrontarsi con le parti sociali"

Confcommercio in audizione alla Camera sul disegno di legge delega per la riforma fiscale. Taranto: "Per la sostenibilità finanziaria necessario un esame attento delle 'tax expenditures'". "Redditi d'impresa, bene le scelte su Irpef e Ires".

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4 maggio 2023

"Bene un impianto di legge delega che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto. La complessità del cantiere che si apre sollecita l’adozione di un metodo di confronto programmato e strutturato con le parti sociali": così Luigi Taranto, segretario generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia, nel corso dell’audizione presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati sul disegno di legge delega per la riforma fiscale.

"Emerge - ha proseguito Taranto - la prospettiva di una riforma complessiva dell’IRPEF che, all’insegna della conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale, agisca sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito e di una no tax area senza disparità tra redditi da lavoro dipendente e redditi da pensione, ma anche tra tali redditi e i redditi da lavoro autonomo. Si prevede, inoltre, una transizione verso l’aliquota impositiva unica, ma la conciliazione di imposta piatta e principio di progressività chiama in causa la definizione di un chiaro sistema di detrazioni e di deduzioni". 

"Per la sostenibilità finanziaria del processo di riforma, si rafforza la necessità, oltre che di più generali processi strutturali di revisione della spesa pubblica, di uno scrutinio generale ed attento delle 'tax expenditures'. Scrutinio in ragione della loro effettiva utilità sociale e di un disegno degli incentivi fiscali che tenga insieme l’attenzione agli equilibri della finanza pubblica con l’apprezzamento della capacità degli incentivi di rafforzare il potenziale di crescita dell’economia. Quanto ai redditi d’impresa, giudichiamo importanti le scelte, tanto in materia di IRPEF, quanto in materia di IRES, che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda, premiando gli investimenti in innovazione e la costruzione di nuova occupazione".

"Va poi chiarito – ha evidenziato il segretario generale - il percorso di progressivo superamento ell’IRAP accompagnato dal ricorso ad una sovraimposta IRES al fine di garantire il finanziamento del servizio sanitario. Si tratta di fugare il rischio dell’esito di un’imposta con base imponibile relativamente esigua, gravante sulle imprese più dinamiche ed efficienti con aliquota elevata. Mentre, per quel che riguarda l’IVA, gli interventi di razionalizzazione non dovranno tradursi, a nostro avviso, in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi. In materia di fiscalità green, e con particolare riferimento all’accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica, va ribadita, anche su questo terreno, l’esigenza di un approccio che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sarà necessaria particolare attenzione agli sviluppi delle scelte europee in materia ed occorrerà preservare misure indispensabili per la competitività delle imprese italiane dei trasporti. Ed andrebbe previsto un principio di allineamento della accisa sui carburanti ai valori medi europei".

"Bene, inoltre, la semplificazione degli adempimenti e la promozione di compliance come assi per favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, anche attraverso strumenti volontari di concordato preventivo. Ed importanti, in questo contesto, la qualificazione dello Statuto dei diritti del contribuente come legge generale tributaria e il riordino della normativa nella prospettiva di un unico Codice tributario".

"Infine - ha concluso Taranto - per quanto riguarda il progressivo superamento degli Indici sintetici di affidabilità fiscale, si dovrà avere cura di salvaguardarne il valore metodologico ai fini dell’elaborazione di strumenti di benchmarking ed audit dedicati all’ampia platea dell’impresa diffusa ed il ruolo abilitante nella prospettiva del concordato preventivo".

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