"Scelte strategiche e misure strutturali per competitività e crescita"
"Scelte strategiche e misure strutturali per competitività e crescita"
Audizione Confcommercio sul Documento di finanza pubblica davanti alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera.

"Il triennio 2025-2027 rappresenta un crocevia cruciale per gli equilibri della finanza pubblica italiana, in un contesto ancora segnato dalle incertezze sui mercati globali, l’andamento dei tassi d’interesse e l’effettiva attuazione del piano europeo degli investimenti. Servono scelte strategiche per sostenere la crescita e la competitività delle imprese". A dirlo, nel corso dell’audizione in Senato sul Documento di economia e finanza (DEF), il 16 aprile scorso, è stata Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio con delega alle politiche fiscali e di bilancio.
Per centrare gli obiettivi di crescita, secondo Prampolini, è prioritario "razionalizzare la spesa pubblica e ampliare la base imponibile", anche nell’ottica di proseguire con la riforma dell’IRPEF, che prevede, tra le altre misure, la riduzione della seconda aliquota dal 35% al 33%. A questo si devono affiancare strumenti incentivanti di carattere strutturale, come la deduzione rafforzata del costo del lavoro e la cosiddetta 'Ires premiale', pensata per stimolare produttività e nuova occupazione. Nel quadro delle proposte avanzate, trovano spazio anche l’abolizione progressiva dell’IRAP, un riordino del sistema della riscossione e, in chiave più ampia, una strategia organica per il rilancio del terziario di mercato, con misure a sostegno della liquidità e del lavoro autonomo professionale. A livello europeo, la vicepresidente di Confcommercio ha sottolineato l’urgenza di politiche coordinate per la competitività, a partire da una semplificazione del mercato interno e da una revisione del Green Deal in chiave meno ideologica e più pragmatica. "Serve perseguire l’indipendenza energetica investendo su rinnovabili, nucleare avanzato, idrogeno e misure di efficienza energetica", ha affermato Prampolini.
Non meno rilevante il capitolo dell’integrazione economica: secondo Confcommercio (link al documento in pdf) occorre completare l’Unione bancaria, rafforzare il mercato unico dei capitali e portare avanti l’armonizzazione fiscale. In questa direzione, anche il nuovo Patto di Stabilità e la proposta di un debito comune europeo meritano, a suo avviso, un confronto politico serio e lungimirante. Quanto al PNRR, l’appello è per un aggiornamento realistico delle scadenze: la spesa effettiva prevista entro il 2026 è, ad oggi, ancora lontana dagli obiettivi fissati. Sul fronte interno, Prampolini rilancia l’urgenza di interventi strutturali in grado di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, promuovere il turn-over generazionale e rafforzare il secondo pilastro previdenziale. Tra le priorità indicate, anche la valorizzazione della sanità integrativa, soprattutto quella contrattuale, e una nuova agenda urbana per il rilancio delle imprese culturali, turistiche e di prossimità. Infine, un richiamo puntuale ai nodi irrisolti del trasporto marittimo e dell’automotive. Per il primo, si chiede la sospensione del meccanismo ETS (Emission Trading System), mentre per il secondo, è necessaria una revisione della fiscalità sulle auto aziendali.