Farmaci, nuovo regolamento anticontraffazione: "a rischio l’operatività del comparto"
Farmaci, nuovo regolamento anticontraffazione: "a rischio l’operatività del comparto"
In audizione alla Camera e al Senato ADF e Federfarma Servizi hanno esposto i principali rischi che il nuovo sistema di verifica dei farmaci comporterà per il settore della distribuzione intermedia dei medicinali.
Il 9 febbraio 2025 entrerà in vigore il nuovo sistema di verifica europeo anticontraffazione dei medicinali. Per evitare pesanti rallentamenti nella distribuzione, Federfarma Servizi (FFS) e l’Associazione Distributori Farmaceutici (ADF) chiedono l’esenzione dei grossisti dalla verifica dell’identificativo univoco per le movimentazioni infragruppo e per i medicinali in Distribuzione per Conto (DPC).
Il comparto della distribuzione intermedia garantisce ogni giorno la fornitura di oltre 1.8 miliardi di confezioni farmaceutiche a più di 25.000 farmacie e parafarmacie in tutta Italia. Come sottolineato da Federfarma e ADF durante le audizioni in Camera e Senato e nella riunione con il sottosegretario alla Salute, l’esenzione dall’obbligo di verifica per DPC e passaggi infragruppo e da centrali in acquisto non solo è condizione necessaria per continuare a garantire un servizio tempestivo, ma non contrasta con l’obiettivo del nuovo sistema di verifica del farmaco, dato che i farmaci in questione provengono direttamente dalle industrie produttrici e non c’è quindi alcun rischio di contraffazione.
“Se tali esenzioni non verranno espressamente previste - sostiene il presidente di ADF, Walter Farris - saranno inevitabili le ripercussioni sulla tempestività del servizio distributivo e, quindi, sulla pronta dispensazione dei farmaci al cittadino, così come oggi conosciuta e apprezzata da tutti”.