In audizione in commissione Industria al Senato Confcommercio ha proposto, tra le altre cose, di spostare il costo degli oneri di sistema sulla fiscalità generale.

Spostare il costo degli oneri di sistema sulla fiscalità generale, riequilibrare il peso delle accise e vigilare sulla transizione verso il mercato totalmente liberalizzato. Sono i tre suggerimenti avanzati da Confcommercio in audizione in commissione Industria al Senato sull'affare assegnato sul mercato elettrico.

 "Il principale ostacolo alla competitività dei prezzi è la presenza degli oneri generali di sistema, o meglio alla loro forma e distribuzione tra i soggetti contributori. Oggi c'è uno squilibrio, perché questi oneri vengono pagati principalmente dalle imprese di più piccole dimensioni", hanno detto i rappresentanti della Confederazione. Secondo Confcommercio occorre quindi trasferire alla fiscalità generale gli oneri del sistema elettrico. Stesso sistema che andrebbe utilizzato per finanziare i bonus elettricità/gas per i soggetti in difficoltà economica.

Critiche anche al sistema delle accise. "È fortemente distorsivo della concorrenza. È un sistema che va a gravare pesantemente sulle imprese di più ridotte dimensioni", hanno detto i rappresentanti confederali, ricordando come oggi si prevede che più crescono i consumi, più leggero è il peso dell'accisa; i grandi consumatori pagano solo una tantum. "Occorrerebbe un riequilibrio della contribuzione al gettito tra piccole e grandi imprese, non necessariamente investendo la fiscalità generale, ma modificando gli scaglioni e abolendo la contribuzione una tantum per i grandi consumatori che è assolutamente distorsiva prevedendo il principio di proporzionalità".

 Infine, un faro sulla fine del mercato tutelato: "è necessaria una vigilanza costante sui vari passaggi per evitare possibili effetti distorsivi della concorrenza", hanno detto i rappresentanti della Confederazione.