Sicurezza sul lavoro: "serve semplificazione, non solo documentale"

Sicurezza sul lavoro: "serve semplificazione, non solo documentale"

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26 giugno 2019

"Rete Imprese Italia esprime preoccupazione per una situazione che non risulta relativa solo agli ultimi mesi ma che vede, purtroppo, una inversione del trend in diminuzione che gli infortuni sul lavoro hanno tenuto fino all'anno 2016; dobbiamo infatti constatare che, purtroppo, a partire dall'inizio del 2017 gli infortuni hanno smesso di diminuire ed hanno iniziato, seppure leggermente, ad aumentare". È quanto si legge in un documento depositato al termine dell'audizione in commissione Lavoro alla Camera in merito alla pdl sulla sicurezza sul lavoro a firma Leu. "Purtroppo questa inversione di tendenza sembra coincidere con la percezione di una diminuita attenzione che le istituzioni hanno posto al fenomeno infortunistico e alla partecipazione/condivisione con le parti sociali che, in questa materia, sono state attivamente coinvolte fino all'anno 2015", sottolinea ancora il soggetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell'impresa diffusa. Rete Imprese  Italia valuta che "per il miglioramento della prevenzione è necessario definire una serie di modalità semplificate, al fine di un'applicazione sostanziale e non meramente documentale degli obblighi prevenzionali; occorre dunque prevedere strumenti di reale semplificazione, tali da non incidere sui livelli di tutela in discussione ma evitando ulteriori sovrastrutture burocratiche". "Un altro fattore indispensabile allo sviluppo della prevenzione nei posti di lavoro è sicuramente ‘efficacia delle attività formative degli addetti. In questo campo, oltre ad un necessario riordino complessivo dei criteri e delle modalità che regolano la formazione obbligatoria, è di fondamentale importanza individuare e vigilare in merito all'attività di una serie di soggetti formatori che, senza averne titolo, erogano formazione di bassa qualità o, addirittura, fanno mercato di attestati. Tali tematiche - aggiunge Rete Imprese- se non affrontate adeguatamente, potrebbero costituire, de facto, un'occasione perduta per intervenire organicamente sul testo unico sicurezza ed in generale sul tema della prevenzione degli infortuni. Riguardo l'attività di vigilanza in materia, non possiamo che ribadire la necessità di un'attività di vigilanza coordinata, univoca e competente; in grado, ove opportuno, di fornire orientamenti certi e sostegno alle  imprese". Un cenno anche all'Ispettorato nazionale del lavoro: "nonostante il tentativo di riordino tentato con la costituzione dell'Ispettorato, l'attività di vigilanza oltreché diminuita, continua ad essere frammentata, con logiche e interpretazioni fra loro spesso diversificate e comportamenti sovente non uniformi, anche tra territori limitrofi, creando non poca perplessità e incertezze. Si sottolinea come solo con un quadro di riferimento certo in materia di ispezioni sul lavoro il mondo imprenditoriale potrà operare efficacemente sia in termini di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali sia, quindi, in termini di competitività", conclude il documento.

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