Aumento Iva e accise, Assopetroli preoccupata

Aumento Iva e accise, Assopetroli preoccupata

Per il presidente Franco Ferrari Aggradi, l'eventuale scatto della clausola di salvaguardia per ottenere l'allentamento dei vincoli imposti dalla Ue comporterebbe "aumenti che sarebbero la pietra tombale per la distribuzione di carburanti".

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3 ottobre 2014
''I carburanti hanno già dato e non sono il bancomat del Governo''. Lo afferma in una nota il presidente di Assopetroli Assoenergia, Franco Ferrari Aggradi, che esprime ''forte preoccupazione per le intenzioni del Governo, come si apprende dalla stampa, di presentare una pesante clausola di salvaguardia per ottenere l'allentamento dei vincoli imposti dalla Ue. ''Il conto - aggiunge Ferrari Aggradi - rischia di essere pesantissimo perché i numeri riportati dai media sarebbero da record: 12,4 miliardi di rincari nel 2016, 17,8 nel 2017
e 21,4 nel 2018. Risorse che verrebbero recuperate con rincari delle imposte indirette. Il rischio è quello di veder aumentare ancora le accise sui carburanti, e per assurdo l'Iva. Gli aumenti sarebbero come una pietra tombale sul settore della distribuzione dei carburanti che in Italia già è in stato di crisi e sconta rispetto agli altri Paesi europei un prezzo assai maggiore sui carburanti per autotrazione per effetto proprio del maggior peso fiscale''.
 

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