Auto: ad aprile mercato in lieve ripresa (+2,7%)
Auto: ad aprile mercato in lieve ripresa (+2,7%)
Segno positivo per le immatricolazioni, ma il mercato resta sotto i livelli pre pandemia. Unrae: "Servono interventi fiscali urgenti". Federauto: "Preoccupati per il calo dei privati".

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad aprile 2025 sono state immatricolate 139.084 autovetture, in crescita del 2,7% rispetto alle 135.415 dello stesso mese del 2024. I trasferimenti di proprietà sono stati 475.733 a fronte di 446.631 passaggi registrati ad aprile 2024, con un aumento del 6,52%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 614.817, ha interessato per il 22,62% vetture nuove e per il 77,38% vetture usate. Il risultato contribuisce a ridurre il calo complessivo del primo quadrimestre, che si attesta a -0,6% su base annua (583.038 immatricolazioni contro le 586.735 dello scorso anno).
Il confronto con il 2019, anno pre-pandemia, rimane ancora nettamente negativo: il mercato perde il 18,2%. La quota delle auto a batteria (BEV) si è attestata al 4,8% del mercato ad aprile, in calo rispetto al 5,4% di marzo ma in netto miglioramento rispetto al 2,3% registrato ad aprile 2024. Le ibride plug-in (PHEV) hanno raggiunto una quota del 5,7%, in aumento sia sul mese precedente (4,5%) che sull’anno scorso (3,3%). Nel complesso, le vetture elettrificate ricaricabili (ECV) rappresentano il 10,5% del mercato. Il ritmo della transizione verso l’elettrico rimane comunque contenuto.
Unrae: "Revisione dei dazi e urgenza di riforme strutturali"
Il Presidente dell’Unrae, Michele Crisci, accoglie positivamente l’ipotesi di una revisione dei dazi annunciata dall’amministrazione statunitense, che escluderebbe l’introduzione di nuove tariffe su acciaio, alluminio e componenti destinati al mercato USA. "Tensioni commerciali di questo tipo danneggiano tutti, compresi consumatori e industria statunitense", ha commentato Crisci. L’Italia, ha sottolineato, rischia un contraccolpo significativo attraverso l’export verso la Germania di componenti destinati al mercato americano, un flusso dal valore di cinque miliardi di euro.
Crisci ha inoltre ribadito la necessità di misure strutturali per accelerare la transizione ecologica nel settore: "Serve una revisione della fiscalità sulle auto aziendali. Da anni chiediamo un intervento su un regime che penalizza le imprese italiane". In particolare, ha evidenziato l'urgenza di aumentare la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi, riducendo il periodo di ammortamento a tre anni. Secondo Unrae, lo sportello incentivi del MIMIT per le colonnine private è un passo nella giusta direzione, ma limitato al 2024: "Occorre garantire continuità con nuovi fondi anche per le installazioni del 2025".
Federauto: "Il noleggio sostiene il mercato, ma i privati rallentano"
Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha commentato con cautela il dato positivo di aprile: “In un mese influenzato dalle festività, il dato va letto in maniera analitica: cresce il noleggio, cala la domanda dei privati. Una tendenza preoccupante per i concessionari, il cui mercato di riferimento è proprio quello privato”.
Artusi attribuisce la flessione alla combinazione tra incertezza politica europea e la guerra commerciale in atto: “Più che le vacanze, pesano i dazi e le politiche dell’UE. Lo abbiamo ribadito anche durante l’audizione parlamentare sul piano d’azione industriale per il settore automotive europeo, che giudichiamo debole e troppo focalizzato su una sola tecnologia: l’elettrico”. Il presidente ha annunciato che i temi strategici del settore saranno al centro dell'Assise dei concessionari in programma il 13 maggio a Verona, nell’ambito dell’Automotive Dealer Day: "Abbiamo molte sfide da affrontare. Sarà un’occasione per confrontarsi tra operatori su come traghettare le nostre aziende nel nuovo scenario".