Giustizia, autonomia e Tav: le "trappole" sulla strada del governo

Giustizia, autonomia e Tav: le "trappole" sulla strada del governo

Riforma della Giustizia e Autonomia: Giuseppe Conte prova a disincagliare il governo da due degli scogli che più dividono M5s e Lega. Nel Consiglio dei ministri convocato alle 15 potrebbe essere battaglia sulla riforma del ministro Alfonso Bonafede. E sullo sfondo resta il nodo Tav.

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31 luglio 2019

Riforma della Giustizia e Autonomia: Giuseppe Conte prova a disincagliare il governo da due degli scogli che più dividono M5s e Lega. Ma parlarsi è difficile, far passi avanti tutt'altro che scontato. E mentre si cammina sul filo di una crisi perenne, ci si sfida su ogni tema. Così nel Consiglio dei ministri convocato alle 15 potrebbe essere battaglia sulla riforma del ministro Alfonso Bonafede. E sullo sfondo resta anche l'altro tema "scottante", quello della Tav. E' vero che la Lega non presentera' una propria mozione sulla Torino-Lione e si limitera' a bocciare quella dei pentastellati che impegna il Parlamento ma non l'esecutivo, ma e' altrettanto vero che per i leghisti sara' difficile non votare la mozione dei dem. Di Maio insiste sull'inciucio tra Pd e Lega, ma i 'big' ex lumbard fanno un altro ragionamento. Un voto contrario della Lega potrebbe essere un messaggio fuorviante da inviare a Bruxelles. La riforma della giustizia sembra essere però il nodo principale da sciogliere: Salvini verra' a Roma e al primo punto dell'agenda ha una riunione sulla cosiddetta 'bozza Bonafede'. Per la Lega si e' occupato del dossier il ministro Bongiorno che - riferiscono fonti parlamentari del Carroccio - ha inserito una serie di linee guida che il responsabile della Giustizia doveva tenere conto. Accelerazione dei processi e sanzioni ai magistrati, i principi cardini. Mentre il tema della separazione delle carriere dovrebbe essere estromesso dalla partita."Il problema pero' - spiega un esponente della Lega - e' che M5s vuole allungare perfino il tempo delle indagini e non prevedere la comunicazione sulla notifica della proroga dell'avviso di garanzia".La Lega si trova di fronte due strade: bocciare la 'bozza Bonafede' o puntare alle modifiche in Parlamento. Tuttavia la partita e' aperta, visto che Forza Italia nei prossimi giorni presentera' una proposta di legge per sopprimere la riforma della prescrizione targata Cinque Stelle. Non e' del tutto escluso che, di fronte ad un clima incandescente, la Lega possa in qualche modo agevolare la proposta o chiedere, in assenza di un accordo sulla riforma dell'ordinamento giudiziario, una proroga di un anno sull'entrata in vigore della riforma. "Decidera' Salvini, per noi si tratta di una riformicchia", dice un senatore. Altro capitolo sul tavolo dell'esecutivo e' quello sull'autonomia. "Le proposte del governo mi fanno rabbrividire", ha detto il governatore della Lombardia, Fontana, mentre il premier Conte e' al lavoro per sciogliere il nodo sulle risorse e dei Beni culturali. Intanto gli 'sherpa' economici della Lega si incontreranno con Salvini per mettere a punto la flat tax. Il vicepremier della Lega ha dato la disponibilita' a far slittare il tavolo con le parti sociali a settembre ma sono emersi molti dubbi per esempio sulla proposta di Tria di istituire una banca del Mezzogiorno. "Si tratta di uno strumento gia' utilizzato", spiega un membro di governo del Carroccio. In ogni caso M5s e Lega stanno lavorando per una 'tregua' (tra l'altro c'e' un accordo di massima sulle nomine riguardanti Agcom e l'Autorita' di garanzia sulla Privacy) in modo da evitare crisi ferragostane.

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