Autorità portuale della Sicilia sud-orientale a Catania, Confcommercio Siracusa non ci sta

Autorità portuale della Sicilia sud-orientale a Catania, Confcommercio Siracusa non ci sta

L'Associazione contesta la decisione del ministro Delrio di spostare per i primi due anni la sede dell'Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale da Augusta al capoluogo etneo.

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1 febbraio 2017

Confcommercio Siracusa non ci sta e dichiara tutto il suo sostegno ad Assoporto contro la decisione "scellerata" del ministro Delrio di spostare per i primi due anni la sede dell'Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale da Augusta a Catania. Una decisione, questa, che per l'Associazione non si comprende, "considerato che il porto megarese è l'unico porto ‘core'  della Sicilia e che fa parte della Rete europea Ten-T (corridoi europei dei trasporti), a differenza del porto di Catania, che non rientra in nessuna delle due classi di merito europee, generalmente assegnate su basi motivazionali tecniche, ben lontane dalle logiche tipiche delle ‘parrocchie' politiche nazionali e regionali". "Abbiamo coinvolto Confcommercio Catania, Confcommercio Sicilia e la Confederazione nazionale - ha sottolineato Sandro Romano, presidente di Confcommercio Siracusa - per affrontare in tutte le sedi lo scippo che si sta consumando in questi giorni. Abbiamo chiesto al nostro nazionale l'incontro urgente con Delrio e, invece, alla consorella di Catania di supportare la nostra iniziativa anche nei tavoli catanesi qualora invitati. In tutto il sistema di Confcommercio, a tutti i livelli, non si comprende questa scelta proposta da Crocetta e avallata del Ministero. Aspettiamo la risposta del ministro e gli consegneremo, insieme ai colleghi di Assoporto, le nostre richieste chiare ed inequivocabili". A sostegno della tesi pro Augusta ci sarebbero inoltre motivazioni di ordine tecnico. Il porto infatti,  per estensione e per numeri di movimentazione merci, non può essere paragonato a quello di Catania, che rimane limitato per quanto riguarda la superficie operativa e dello specchio acqueo.  Basti pensare che la rada megarese potrebbe contenere circa tredici volte la superficie del porto di Catania. Inoltre, conclude Confcommercio Siracusa, "anche il capitale umano che orbita intorno al porto fa pendere la bilancia dalla parte della città megarese, grazie allo straordinario valore che in termini di know how possiedono le maestranze locali. Infine, la facile accessibilità all'infrastruttura portuale grazie alla vicina autostrada, rende ancora più incomprensibile la decisione del ministro, oltre che inopportuna". 

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