Autotrasporto: Uggè replica a Saitta

Autotrasporto: Uggè replica a Saitta

Il vice presidente di Confcommercio risponde alle dichiarazioni del presidente dell'Upi sull'emendamento del Governo contenuto nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità che torna ad accentrare presso il ministero dei Trasporti tutta l'attività' amministrativa relativa alla tenuta degli Albi provinciali dell'Autotrasporto, ora svolta dalle Province.

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2 dicembre 2013

 

"Continua la mortificazione delle autonomie locali da parte del governo: dopo 12 anni, con una norma nascosta nella Legge di Stabilita', il ministero dei Trasporti si riprende le funzioni delle Province sulla gestione dell'albo dei trasportatori. Per essere chiari, riprende le funzioni e le risorse collegate, non i 350 dipendenti delle province che attualmente le svolgono, che, nella migliore delle ipotesi, saranno dequalificati''. Lo ha denunciato il presidente dell'Upi, Antonio Saitta, riferendosi ad un emendamento del governo contenuto nel maxiemendamento alla legge di stabilita' che torna ad accentrare presso il ministero dei Trasporti tutta l'attivita' amministrativa relativa alla tenuta degli albi provinciali dell'autotrasporto, ora svolta dalle Province. Alle parole di Saitta ha replicato il vivce presidente di Confcommercio, Paolo Uggè: "Le Province vogliono strumentalizzare una questione di cui non si sono mai occupate, infatti la norma introdotta nella Legge di Stabilità' non fa altro che riportare nell'alveo del Dipartimento dei Trasporti quanto già in essere prima del 2001, quando la legge Bassanini aveva  sottratto la gestione degli Albi dagli uffici decentrati della motorizzazione alle Province". "Oggi – ha continuato Uggè - gli albi provinciali sono sostituiti dal Registro (Ren) previsto da disposizioni comunitarie.  Eliminare le funzioni inutili è una conseguenza logica che non può essere ricondotta a scelte politiche assunte per riformare le nostre istituzioni". "Voglio evidenziare - ha concluso Uggè - come in questi anni, ben poche amministrazioni provinciali hanno accettato di seguire le indicazioni che il ministero competente forniva ai loro uffici per evitare interpretazioni autonome che favorivano l'insorgere delle distorsioni della concorrenza e interpretazioni che non garantivano la verifica del requisito della professionalità generando un impatto negativo sulla sicurezza stradale". 

 

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