Autotrasporto: Unatras sospende lo sciopero dei Tir

Autotrasporto: Unatras sospende lo sciopero dei Tir

Rinviata di 60 giorni l'attuazione del fermo dei servizi dopo gli impegni presi dal Governo e confermati in Parlamento dal ministro Passera. Uggè: "il fermo in Sicilia non ci vede concordi, bisogna dimostrare responsabilità e compattezza".

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19 gennaio 2012

L'Unatras ha deciso di sospendere il blocco dei tir previsto dal 23 al 27 gennaio. Lo comunica
l'organizzazione dell'autotrasporto di cui fanno parte Confartigianato Trasporti, Cna-Fita, Fai, Fiap, Sna-Casartigiani, Unitai, "riservandosi però il diritto di dare attuazione all'iniziativa proclamata qualora gli impegni del governo non venissero rispettati nei tempi tecnici necessari alla conversione in legge dei provvedimenti annunciati in Parlamento". L'esecutivo dell'Unatras ha affrontato le questioni che hanno portato alla proclamazione del fermo dei servizi dal 23 al 27
gennaio e il dibattito "ha confermato il grave disagio sofferto dalla categoria degli autotrasportatori che, anche a seguito dell'aumento dei costi del gasolio e della mancata attuazione dei
provvedimenti che derivano dalle vigenti normative, giustificherebbe l'attuazione del fermo dei servizi". L'Unatras, tuttavia, "non può non tenere conto nè degli impegni concreti assunti dal governo e che il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha illustrato in Parlamento, nè della grave situazione in cui si trova l'economia del Paese".
Il presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, ha sottolineato che "viene a cadere la strumentale dichiarazione di chi sostiene che causa "l'assenza di provvedimenti certi da parte del Governo, non esistono le condizioni per sospendere il fermo. Ognuno può essere d'accordo o meno sui contenuti, ma le dichiarazioni di un ministro in un Aula parlamentare, lo si deve sapere, valgono, se non di più, quanto un protocollo sottoscritto". "Le conferme del Ministro - ha proseguito Uggè - dovrebbero far venire meno anche molte delle ragioni sulle quali si regge il blocco in Sicilia. La eventuale prosecuzione dell'iniziativa non sarebbe altro che la dimostrazione evidente di come nell'isola si stia giocando una partita diversa, di natura politica, sulle spalle degli autotrasportatori". "L'incontro con il vice ministro Ciaccia che ha avviato il confronto e determinato le risposte sui temi oggetto della vertenza ha portato a: la predisposizione del decreto di ripartizione dei 400 milioni; la garanzia del mantenimento dei costi incomprimibili della sicurezza; la conclusione dell'iter tra i ministeri interessati per il nuovo decreto sui controlli; la messa in mora, con segnalazione all'antitrust, per i premi assicurativi praticati dalle compagnie di assicurazione; l'anticipo del recupero del gasolio per l'anno 2011 e la predisposizione del decreto per il recupero che dal 2012 avverrà ogni trimestre; la decisone di rivedere la norma per l'accesso alla professione, come richiesto dalle associazioni". "L'esecutivo Unatras - ha concluso Uggè - ha dunque deciso di consentire, per le ragioni di merito e di metodo anche a questo Esecutivo come ad altri precedenti, il tempo minimo necessario per completare le formalità idonee a rendere esecutivi i provvedimenti". Parlando poi della situazione siciliana, dove la protesta degli autotrasportatori sta paralizzando l'economia dell'isola, Uggè ha precisato che, "noi ci dissociamo da questo comportamento irresponsabile e strumentale e chiediamo a tutti di dimostrare invece responsabilità e compattezza che sono le sole cose in grado di assicurare che i provvedimenti, dati per certi dal ministro Passera, abbiano a realizzarsi".

 

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