Autotrasporto, uno "stop" che non risolve i problemi
Autotrasporto, uno "stop" che non risolve i problemi
Autotrasporto, uno “stop” che non risolve i problemi
La Fita Cna ha indetto, unica tra le undici associazioni di categoria dell’autotrasporto, il fermo nazionale della categoria dal 22 al 26 settembre. Lo stop è stato proclamato per contrastare una politica del Governo “debole con i forti e forte con i deboli, gli autotrasportatori”.
“L’obiettivo di questo fermo non è certamente quello di risolvere concretamente le questioni degli autotrasportatori”. Questo il commento di Conftrasporto che, per bocca
del presidente, Francesco Colucci, ha sottolineato come “i problemi delle imprese non si risolvono facendo un elenco, per altro confuso e disorganico, di alcuni degli storici temi del trasporto italiano. Nessuno di noi può ritenere credibile chi propone ad esempio, di risolvere con un fermo di una settimana il problema della committenza che sfrutta gli autotrasportatori. Il problema è giusto ma la soluzione è chiaramente sbagliata!”.
Conftrasporto, quindi, si oppone “agli evidenti tentativi di strumentalizzazione della categoria e continua in maniera responsabile, ma decisa, a svolgere il proprio compito assumendo come proprio riferimento gli interessi veri della categoria, a cominciare dalla ferma pretesa dell’integrale rispetto delle intese siglate con la Presidenza del Consiglio con particolare riferimento alla mancata emanazione del decreto che deve consentire il recupero delle accise sul gasolio e la restituzione delle somme necessarie per il rimborso dei pedaggi autostradali”.
“Su questi problemi concreti, la cui soluzione deve essere immediata, Conftrasporto ha assunto una posizione di grande fermezza che prevede, nel caso in cui non fossero risolte, una mobilitazione della categoria”, ha concluso Colucci.