Le parti sociali siglano un avviso comune per la tutela di imprese e lavoratori

Le parti sociali siglano un avviso comune per la tutela di imprese e lavoratori

Le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative del settore hanno presentato al Mibact un documento unitario con proposte condivise per affrontare l'emergenza. Federalberghi: “assicurare la sopravvivenza del sistema, in attesa che passi la bufera”. Fiavet: "il ministro ha ben compreso la posizione delle adv". Fipe: "servono interventi tempestivi". Confturismo: “estendere il sostegno alle imprese su scala nazionale”.

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28 febbraio 2020

Federalberghi e le altre organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative del settore turismo hanno sottoscritto presso il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo un avviso comune sull’emergenza coronavirus, allo scopo di promuovere iniziative per la tutela di 300.000 imprese e 1,5 milioni di lavoratori, che producono ogni anno un valore aggiunto di 90 miliardi di euro, con più di 430 milioni di presenze turistiche ed oltre 48 miliardi di euro spesi in Italia dai turisti stranieri. Un primo blocco di interventi riguarda attività di diretta competenza delle parti sociali, come la stipula degli accordi che consentono l’accesso agli ammortizzatori sociali e l’attivazione di interventi di sostegno mediante la rete degli enti bilaterali. Ulteriori misure, che richiedono l'intervento delle istituzioni, riguardano la necessità di garantire l'intervento del fondo integrazione salariale e della cassa integrazione in favore di tutte le aziende e tutti i dipendenti, concedere indennizzi per le imprese e i lavoratori autonomi del turismo che abbiano subito una significativa riduzione dell’attività, sospendere i vari termini, inclusi quelli inerenti il pagamento di tasse, contributi e mutui, realizzare una campagna straordinaria di promozione del nostro sistema turistico e rilanciare l'immagine turistica dei territori.

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, evidenzia l'obiettivo perseguito dalle parti sociali: “salvaguardare le attività economiche e i posti di lavoro, in tutto il territorio nazionale, condizione imprescindibile per assicurare la sopravvivenza del sistema turistico italiano, in attesa che passi la bufera e si ripristinino condizioni di normalità.

L’avviso comune, immediatamente dopo la firma, è stato portato all’attenzione del Mibact, nel corso di una riunione per l’esame degli effetti dell’emergenza coronavirus, che si è svolta presso il Ministero.

“Il ministro ha preso atto delle nostre richieste e se ne farà portavoce nel prossimo Consiglio dei Ministri”. Così Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, secondo la quale “il ministro ha ben compreso quale è la posizione delle agenzie di viaggio in questo momento, soprattutto sulle gite di istruzione”.

“In questo momento particolare – dichiara la Fipe – il compito delle parti sociali è di invitare il governo a provvedimenti tempestivi e di impegnarsi direttamente con azioni proprie messe in campo attraverso il sistema della bilateralità per offrire un supporto alle imprese e ai lavoratori del settore. La Fipe presidierà inoltre i vertici governativi in corso per favorire una rapida messa in campo di tali azioni”.

"Un incontro utile che ha consentito di fare emergere con chiarezza tutte le implicazioni della crisi in corso per la complessa filiera del turismo: dalle attività ricettive ai viaggi organizzati, dalla ristorazione e intrattenimento alle guide turistiche, dai meeting e congressi ai viaggi d'affari fino al sistema dei trasporti e della cultura, solo per citarne alcuni": questo il giudizio di Confturismo-Confcommercio sull’incontro con il ministro Dario Franceschini. "Oltre all'estensione del perimetro del danno – prosegue la nota – è emersa anche l'assoluta importanza per l'intero sistema Paese di questo settore, caratterizzato da un altissimo grado di trasversalità e capace di essere anticiclico nelle fasi negative dell'economia. Per questo motivo attivare su scala nazionale, e non solo limitata alle cosiddette “zone rosse”, provvedimenti a supporto delle imprese e dei professionisti, consentendo in questo modo anche la salvaguardia dei livelli occupazionali, serve a tutelare non solo il comparto turistico ma anche l'intera economia nazionale". "Confturismo-Confcommercio – conclude la nota - si è dichiarata pronta a partecipare allo studio di questi interventi auspicandone una tempestiva definizione e messa in atto considerate le eccezionali modalità di sviluppo della situazione che stiamo fronteggiando".

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