Balneari: tuffo collettivo per dire no alle aste

Balneari: tuffo collettivo per dire no alle aste

Nuova iniziativa di protesta: il 12 agosto in Toscana mezzo milione di bagnanti, imprenditori balneari e loro dipendenti si butteranno in acqua contemporaneamente per contestare le aste degli stabilimenti balneari italiani.

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8 agosto 2012

Dopo la chiusura degli ombrelloni il 3 agosto scorso, continua lo stato di mobilitazione della categoria proclamato dalle organizzazioni di categoria per tutta l'estate del 2012 contro la messa all'asta delle imprese balneari italiane. Sabato 11 agosto in Toscana, per il secondo anno consecutivo, è in programma il 'tuffo collettivo' che sarà replicato anche in altre regioni nelle località balneari dove la costa lo consente, assieme alle altre iniziative già in corso. Nell'estate 2011 furono oltre 200.000 i bagnanti, gli imprenditori balneari e i loro dipendenti che, tenendosi per mano, si tuffarono simultaneamente: quest'anno il Sib stima che si potrà superare il mezzo milione.
"Non ci fermeremo qui: siamo i responsabili dell'offerta turistica balneare italiana, rappresentiamo oltre 30.000 aziende con 600.000 addetti e faremo di tutto per salvaguardare il nostro lavoro e quello delle nostre famiglie. Non vogliamo andare ad evidenza pubblica da gennaio 2016 ma vogliamo sempre soddisfare le richieste dei nostri clienti, italiani e stranieri, offrendo quei servizi di spiaggia, (unici in Europa), che tanto apprezzano e che gli fanno scegliere le nostre città e il nostro Paese come meta per trascorrere le vacanze", sottolinea il Sindacato italiano balneari.

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