Il "venerdì nero" dei Pos

Il "venerdì nero" dei Pos

I servizi Pos sono stati ripristinati e tornati alla normalità solo nel tardo pomeriggio del 29 novembre dopo le gravi difficoltà che, dalla mattina del giorno precedente, avevano impedito i pagamenti con bancomat e pagobancomat in tutta Italia. Le reazioni di Fipe, Federmoda e Fida.

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29 novembre 2024

Un guasto tecnico ha mandato in tilt i pagamenti digitali in Italia, coinvolgendo i pagamenti tramite POS, carte di credito e debito, e i prelievi di contante, anche se non tutti i circuiti di pagamento sono stati interessati. Il problema è iniziato giovedì e ha avuto come causa un disservizio nella rete di Worldline, una fintech francese che offre servizi di pagamento a livello globale, utilizzati da alcuni circuiti bancari in Italia. Dopo oltre 24 ore, venerdì pomeriggio, Worldline ha comunicato di aver individuato la causa del disguido e di aver avviato le operazioni per ripristinare il sistema. Poche ore più tardi, l'azienda ha dichiarato che i servizi erano tornati alla normalità, pur specificando che avrebbero continuato a monitorare la situazione per risolvere eventuali problemi residui. Nexi, uno degli operatori coinvolti, ha però fatto sapere che venerdì il sistema non era ancora completamente operativo. Non sono stati riscontrati disagi per gli utenti dei circuiti Mastercard e Visa, ma sono stati colpiti anche Bancomat e Pagobancomat.

Fipe: "Prevedere risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti"

"Fipe-Confcommercio esprime forte preoccupazione per il blocco dei pagamenti elettronici tramite Pos verificatosi in questi giorni, causato da un’interruzione nella rete di Worldline. Il disservizio, sottolinea una nota, ha generato gravi disagi per gli esercenti e i consumatori in tutta Italia mettendo in luce la fragilità di un sistema che, dipendendo da un unico provider, risulta altamente vulnerabile". Secondo la federazione "non basta intervenire con urgenza per evitare che simili disservizi si ripetano, ma è necessario introdurre un sistema di responsabilità che preveda anche risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti. “In Italia, dove vige l’obbligo di accettare pagamenti digitali e i clienti ricorrono sempre meno al contante, garantire l’affidabilità dei sistemi di pagamento digitale è cruciale". "I pagamenti digitali - scrive la federazione - valgono in media circa 1,2 miliardi di euro al giorno. Fipe-Confcommercio ritiene necessario intervenire sulle norme che regolano i sistemi di pagamento digitale prevedendo la responsabilità dei gestori anche nel caso di disservizi come quelli riscontrati in questi giorni”.

Fida: "Tempi certi per la soluzione del problema"

"Tempi certi per la soluzione del problema anche per evitare ulteriori momenti di tensione con i clienti". Lo chiede Donatella Prampolini, Presidente Fida-Confcommercio, che commenta il blocco dei pagamenti elettronici sul Pos. "Esprimiamo grande preoccupazione per il disservizio sui pagamenti elettronici che oltre a creare momenti di tensione nei nostri negozi, sta creando vero e propri danni economici. Infatti molti consumatori ormai abituati a pagare con Pos, non hanno alternative e in molti casi abbandonano la spesa già fatta alle casse" spiega, aggiungendo che "nel caso di prodotti freschi e freschissimi, cio' comporta dei veri e proprio sprechi alimentari, non potendo rimettere in vendita quella tipologia di prodotto. Necessitiamo di tempi certi per la soluzione del problema - prosegue - per dare le giuste informazioni a chi deve confrontarsi direttamente con i clienti. Vorremmo evitare ulteriori momenti di tensione con i consumatori, che purtroppo oggi abbiamo registrato, pur essendo anche noi vittime di questo disservizio"

Federmoda: "Danni per le attività e frustrazione per i consumatori"

''Più che di black friday possiamo parlare del venerdì nero dei pos. Pagamenti elettronici al rallentatore o addirittura in tilt hanno creato forti disagi ai nostri negozi con acquisti rimandati in un momento particolare per i consumi''. Lo afferma il presidente di ModaItalia Confcommercio, Giulio Felloni, in una nota. ''I problemi si stanno trasformando anche in danni per le nostre attività e in frustrazioni per i consumatori. Urge una soluzione perché non è possibile invitare gli italiani a preferire gli strumenti elettronici per i loro acquisti e poi assistere ad un caos inverosimile. Siamo entrati nel periodo natalizio e non possiamo permetterci rallentamenti nelle vendite'', conclude Felloni.

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