Bando regionale sul commercio, nel Veneto la beffa del "click day"

Bando regionale sul commercio, nel Veneto la beffa del "click day"

Sistemi in tilt e fondi esauriti in quattro secondi. Confcommercio Vicenza: "allibiti per quanto accaduto, chiediamo chiarimenti urgenti alla Regione Veneto"

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19 ottobre 2016

Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi attendevano dalla Regione Veneto un bando generale di accesso ai fondi Por Fesr da almeno otto anni. L'agevolazione è, infatti,  interessante, perché prevede finanziamenti del 50% a fondo perduto sugli investimenti. Il 19 ottobre il fatidico "click day", vale a dire il giorno in cui si poteva  spedire la domanda di contributo. Peccato che all'apertura dei termini, fissata alle ore 10 in punto, il sistema informatico della Regione sia andato in tilt, facendo comparire una pagina di errore nei computer di molte imprese impegnate nell'inoltro della domanda. Con l'aggravante, poi, che dopo appena 4 secondi e 143 millesimi –  nemmeno il tempo di riprovarci - il bando era già chiuso per il raggiungimento del limite massimo di richieste di finanziamento, pari al 30% in più rispetto ai fondi disponibili (3 milioni di euro). Della rabbia degli imprenditori rimasti incredibilmente con un palmo di naso, si fa portavoce Confcommercio Vicenza. "Questo bando unisce il danno alla beffa. Ci sono imprese – è il duro commento del direttore, Ernesto Boschiero - che hanno speso tempo e denaro per presentare i loro progetti e in pochi secondi ogni speranza di accedere ai contributi regionali per l'innovazione, la ristrutturazione e l'ammodernamento degli impianti è andata in fumo".  Secondo una prima ricognizione di Confcommercio Vicenza, realizzata sulle aziende che hanno predisposto la documentazione per il bando attraverso l'Associazione, non più del 50% delle richieste  sono state accettate dal sistema informatico regionale (tra l'altro senza la certezza che, poi, la domanda sarà accolta): in tutti gli altri casi gli operatori si sono ritrovati a guardare sconsolati una pagina di errore o di esaurimento del plafond, perdendo  poi qualsiasi chance di accedere ai contributi.  "Siamo allibiti per quanto accaduto. Il bando – continua Boschiero – obbligava gli imprenditori a presentare dei progetti piuttosto complessi e  particolareggiati. Giocarsi tutto questo lavoro in pochi secondi di click day è già discutibile; non avere i sistemi informatici pronti al momento topico è quanto meno incredibile. Ci attendiamo dalla Regione – continua Boschiero - non solo urgenti chiarimenti sulla vicenda – in particolare su come si intenda procedere con chi è stato bloccato da problemi informatici -, ma anche una necessaria rivalutazione complessiva delle modalità di accesso a questi bandi, oltre che della loro consistenza economica. Non possiamo obbligare gli imprenditori che intendono partecipare ai bandi a delle autentiche lotterie della fortuna, dove a contare non è solo il progetto di sviluppo della propria azienda, ma la capacità di cliccare sul mouse del computer in qualche millesimo di secondo". Sempre che poi il sistema informatico non vada anche in tilt, come accaduto in questo caso. 

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