BCE: "RISCHIO CRESCITA E ALLARME INFLAZIONE"

BCE: "RISCHIO CRESCITA E ALLARME INFLAZIONE"

Nel suo bollettino economico, l'Istituto di Francoforte sottolinea che è "probabile" che l'inflazione resti "su livelli notevolmente superiori al 2 per cento nei prossimi mesi, per poi registrare soltanto una graduale moderazione nel corso del 2008".

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15 maggio 2008
Bce: “resta l’allarme inflazione�

Bce: “resta l’allarme inflazione�

 

La Bce torna a lanciare l’allarme per l’inflazione. Nel suo bollettino economico, l’Istituto di Francoforte sottolinea che è “probabile� che resti “su livelli notevolmente superiori al 2 per cento nei prossimi mesi, per poi registrare soltanto una graduale moderazione nel corso del 2008�. Nel suo bollettino mensile la banca centrale europea sottolinea però che la crescita dei prezzi al consumo dovrebbe aver raggiunto “il valore massimo in marzo� quando si e' attestata al 3,6%. L’Eurotower punta il dito contro i rincari dei prezzi del greggio e dei prodotti alimentari ma soprattutto contro la crescita salariale e i rischi di effetti di secondo livello. Sottolineando come l'area delle euro attraversi “una fase piuttosto prolungata di elevata inflazione� l'istituto di Francoforte mette in guardia: le prospettive per l'inflazione nel medio periodo, “restano chiaramente soggette ai rischi al rialzo� che includono “la possibilità di ulteriori rincari dei prodotti energetici e alimentari, nonché di incrementi dei prezzi amministrati e delle imposte indirette in aggiunta a quelli previsti finora�. Ma soprattutto esiste il rischio secondo la Bce che il processo di formazione di salari e prezzi “acuisca le pressioni inflazionistiche�. Si potrebbe generare, osserva, “una crescita salariale maggiore del previsto, tenuto conto dell'alto grado di utilizzo della capacità produttiva, delle condizioni tese nel mercato del lavoro. e del rischio di effetti di secondo impatto derivanti dal livello elevato degli attuali tassi di inflazione�.  Per quel che riguarda i conti pubblici, secondo la Bce esistono una “serie di fattori di

rischio legati ai singoli paesi�. “Sebbene in diversi paesi dell'area dell'euro i saldi dei conti pubblici abbiano raggiunto livelli relativamente solidi nel 2007, in alcuni paesi rimangono elevati livelli di disavanzo e di debito e i rischi per le prospettive di bilancio sono concentrati al ribasso�. “In diversi casi il conseguimento dei rispettivi obiettivi di medio periodo al più tardi entro il 2010, impegno preso dai governi dell'area euro nell'aprile 2007 a Berlino, e' decisamente a rischio�. In questi paesi, sottolinea la Bce, “servono politiche molto più ambiziose. Politiche di bilancio prudenti in tutti i paesi contribuirebbero anche a contrastare le attuali pressioni inflazionistiche�. L'Eurotower ricorda che le previsioni di primavera della Commissione Ue prevedono "disavanzi pari o nettamente superiori al 2% del Pil in Francia, Italia, Portogallo e Grecia nel 2008, riconducibili nei primi due casi a un allentamento delle politiche di bilancio". Per il 2009, prosegue la banca centrale europea, “la Commissione non prevede alcun risanamento nei paesi con un disavanzo elevato. I livelli del debito pubblico restano alti in Italia, Grecia e Belgio e aumentano in Irlanda, Portogallo e Francia�.

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