Benzina: per gli italiani la comodità batte gli sconti

Benzina: per gli italiani la comodità batte gli sconti

Secondo un'indagine condotta dalla Figisc/Anisa Confcommercio, il fattore determinante nella scelta dell'impianto (79 per cento degli intervistati) è la vicinanza del distributore. A seguire (77 per cento), c'è la cortesia e la disponibilità dei gestori.

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24 gennaio 2007
Benzina: per gli italiani la comodità batte gli sconti

Benzina: per gli italiani la comodità batte gli sconti

I listini della benzina saranno in Italia anche alti, ma la comodità di fare benzina sotto casa e soprattutto di essere serviti non ha prezzo. Messi di fronte all’alternativa di risparmiare qualcosa con appena un po’ più di sforzo (che sia con il fai da te o in un distributore un po’ più distante presso la grande distribuzione) o di fare tranquillamente il pieno nell’impianto conosciuto e più vicino, gli automobilisti italiani non sembrano avere dubbi, preferendo  di gran lunga la seconda ipotesi. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dalla Figisc/Anisa Confcommercio, in collaborazione con la Faib Confesercenti e la Fegica Cisl, presentata nell’ambito del convegno “La distribuzione carburanti:il modello italiano fra regole e concorrenzaâ€�.  Secondo l’indagine, il fattore determinante nella scelta dell’impianto (79% degli intervistati) è la vicinanza del distributore. A seguire (77% del campione), c’è la cortesia e la disponibilità dei gestori. Infine, “soloâ€� per il 71% degli intervistati è il prezzo la vera discriminante nella scelta del distributore. Del resto, sottolinea la Figisc, il prezzo attuale di benzina e gasolio è ignorato da quasi la metà degli automobilisti intervistati e il 45% del campione non sa se nell’ultimo mese il prezzo è aumentato o diminuito. Un tasto dolente come quello dell’apertura di impianti nella grande distribuzione piace meno del previsto. La novità lascia infatti indifferente il 34% del campione, è giudicata  negativa dal 16% e positiva dal 44%. Di questo 44% oltre il 50% cambia però idea nell’ipotesi in cui l’apertura di un punto vendita presso gli ipermercati comporti  la chiusura dell’impianto sotto casa. Gli italiani sono insomma ben poco propensi a spostarsi, persino per avere uno sconto: per fare benzina il 39% non vuole fare più di un chilometro e il 27% accetta di farne al massimo tre. “In sostanza - si legge nell’indagine - per il 66% degli automobilisti se per avere uno sconto bisogna fare più di tre chilometri, il gioco non vale la candelaâ€�. Nella scelta del distributore è scarsa anche l’influenza delle marche petrolifere, mentre è netta per gli italiani la scelta tra self service e servito: il 75% opta per il servizio da parte del distributore. La Figisc sottolinea infine anche “il diffuso disinteresseâ€� a trovare ulteriori servizi o punti vendita di altri prodotti presso gli impianti.

 

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