Benzina più cara in autostrada? E' colpa delle "royalties"
Benzina più cara in autostrada? E' colpa delle "royalties"
Benzina più cara in autostrada? E' colpa delle "royalties"
Se in autostrada le benzine costano di più è per via delle "royalties" (tra le 20 e le 40 delle vecchie lire) che le concessionarie autostradali percepiscono per ogni litro di carburante venduto: è una situazione comune a tutta l'Europa, tanto che in alcuni Paesi la differenza arriva anche a toccare le 200 lire. Così Figisc-Anisa Confcommercio commenta le rilevazioni fatte dall'associazione di consumatori Altroconsumo, secondo la quale fare benzina in autostrada può costare fino al 2,5% in più che in città. Dall'indagine emerge che, nel complesso, nel 92% delle stazioni di servizio autostradali si paga un prezzo più elevato rispetto alle "cugine" cittadine: la differenza massima è tra i 5 e i 6 centesimi di euro, rispettivamente sulla A1 e sulla A14.
"Per i prezzi relativi al 'servito', a parte casi isolati, evidentemente caratterizzati da un contenzioso tra gestore e compagnia petrolifera, la differenza di prezzo non va oltre il centesimo di euro. Tale situazione – precisa il Presidente di Figisc-Anisa Luca Squeri - dipende anche dal fatto che da quattro anni non c'è stato alcun adeguamento economico nel margine dei gestori".
"In questo senso - conclude Squeri - è da sottolineare che pochi giorni fa è stato siglato un accordo tra Agip Petroli ed Associazioni dei gestori che finalmente adeguerà il margine e introdurrà, in conseguenza di una direttiva europea, il 'prezzo massimo' che il gestore non potrà superare".