Berlusconi: "Anche a Schumacher serve una macchina che funzioni"

Berlusconi: "Anche a Schumacher serve una macchina che funzioni"

P:01 D:6-7-2002 T: Billè all'Assemblea Generale di Confcommercio:"Serve un Patto per le Riforme"

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4 luglio 2002
Berlusconi: “Anche Schumacher non vince con una macchina rotta”

Berlusconi: “Anche Schumacher non vince con una macchina rotta”

 

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto oggi all’Assemblea Generale di Confcommercio. Il premier ha commentato la relazione del presidente Billè: “Quella di Billè – ha detto Berlusconi – è una relazione che considero attentamente sapendo che molte cose si devono fare ma che è difficile farle”. Berlusconi ha sottolineato che “anche un pilota bravissimo come Schumacher non riuscirebbe a vincere con una macchina rotta. Prima bisogna aggiustare la macchina”. Poi il presidente Consiglio rispondendo ad alcune domande sul governo, ha detto che il “governo ora è più forte e sta procedendo con forza il cammino che aveva già cominciato e che sta ora percorrendo con determinazione”.

In merito alla nomina di un ministro degli esteri, Berlusconi ha dichiarato: “Penso di poter risolvere la questione dell’Interim per la Farnesina entro l’estate, prima delle vacanze estive”.

Il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano ha parlato all’Assemblea di Confcommercio subito dopo la relazione del presidente Billè. Proprio rispondendo al presidente di Confcommercio che aveva espresso preoccupazioni per l’andamento dell’economia, Marzano ha detto che “stiamo cominciando ad avvertire i segni di ripresa. Non stiamo in una fase di prestagnazione, siamo semmai in una fase di pre-espansione”. “La congiuntura - ha detto Marzano - presenta non solo ombre ma anche luci: il Pil, è vero, è più basso di quello che avremmo desiderato, ma è in linea con il tasso di sviluppo medio europeo. Adesso questa fase la stiamo superando e ci stiamo avvicinando ad una fase di ripresa. Gli Usa, hanno avuto un tasso di crescita del Pil nel primo trimestre del 6% e questa ripresa si sta cominciando a diffondere nel mondo. Gli ordinativi in Italia ad aprile sono cresciuti dell’8% e questo è segno di ripresa, così come testimoniano anche altri indicatori del commercio estero”. Marzano ha ribadito che “ci sono molti segnali che la ripresa è imminente: la produzione industriale che si riprende, le esportazioni che si riprendono, l’occupazione che cresce di centinaia e centinaia di migliaia di persone”. “Non raggiungeremo - ha spiegato Marzano - una crescita del 3% quest’anno, ma questo obiettivo sarà conseguito nel 2003”. Il ministro alle Attività Produttive ha poi detto che “domani il Consiglio dei ministri varerà un provvedimento per frenare la spesa sanitaria”. Riferendosi alle piccole e medie imprese, Marzano ha sottolineato che “noi pensiamo che in molti casi essere piccoli sia bello ma in altri pensiamo che questo avvenga perché si è costretti a essere piccoli. Noi vogliamo intervenire in questo senso”. Marzano ha quindi detto che “oltre a incentivi e alla maggiore flessibilità sul mercato del lavoro, per far decollare le imprese serve anche agevolare il credito. Bisogna dare credito a chi lo merita e non solo a chi dà garanzie”. Il ministro ha poi rivolto un pensiero alle ultime polemiche di questi giorni sollevate da alcune associazioni di consumatori circa presunti rialzi dei prezzi. “A fronte di quello che sostengono i consumatori, gli uffici di statistica dicono che non è proprio così. Grazie all’accordo che facemmo con le associazioni dei commercianti presso il mio ministero, siamo riusciti a evitare un effetto inflazionistico del passaggio all’euro”.

Affrontando il tema degli abusivi e dei clandestini, Marzano ha aggiunto che la lotta contro questo fenomeno “è uno degli obiettivi fondamentali assegnati al nuovo ministro dell’Interno, Beppe Pisanu”. “Ieri il presidente Berlusconi - ha aggiunto Marzano - ha dato al ministro dell’Interno una direttiva precisa per la lotta all’abusivismo commerciale, alla concorrenza sleale da parte dei clandestini, una concorrenza sleale per i commercianti e per i consumatori. Il ministero dell’Interno ha le risorse per fare questa lotta e la farà, non c’è altro modo”.

Il ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia, replicando a Sergio Billè che nel corso del suo intervento all’assemblea annuale della Confcommercio si è lamentato del fatto che la  riforma in senso federalista della Costituzione si sia dimenticata delle Camere di Commercio, ha detto che “la soluzione finale e completa non può che essere una nuova riforma della Costituzione alla quale stiamo lavorando”.

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