Berlusconi: "è solo una crisi di fiducia, ora azione immediata per lo sviluppo"

Berlusconi: "è solo una crisi di fiducia, ora azione immediata per lo sviluppo"

Informativa del premier sulla situazione economica del Paese: "le valutazioni degli investitori non tengono nel giusto conto la nostra solidità". "Alle parti sociali proponiamo una collaborazione per la stabilità".

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3 agosto 2011

"Oggi più che mai dobbiamo reagire tutti uniti''. Il messaggio che dalla Camera il presidente del Consiglio ha voluto dare al Paese e ai mercati che lo tengono sotto osservazione è quello di un governo che promuove l'accordo con tutte le forze politiche e con le parti sociali per facilitare
la crescita economica : ''Certamente - ha detto il premier - è la crescita l'obiettivo fondamentale''; e per questo ha proposto ''un piano d'azione immediata per lo sviluppo". Berlusconi, che ha parlato due ore dopo l'orario previsto, per evitare che l'intervento si svolgesse a borse aperte, si è richiamato a quella coesione nazionale più volte auspicata dal Capo dello Stato, ''un monito saggio che faccio mio - ha detto - e che raccolgo con convinzione'' . Nel discorso più impegnativo in tre anni di governo, Berlusconi ha proposto un patto per approvare i provvedimenti necessari alla crescita dell'economia italiana: un 'economia sulla cui vitalità ha giurato a più riprese, sostenendo che ''abbiamo i fondamentali economici solidi'' e che anche le banche, il cui tonfo in borsa è
''assolutamente eccessivo'', sono in piedi. La crisi, però, non può più essere minimizzata, e
Berlusconi, in passato riottoso ad ammetterne l'esistenza, questa volta cambia registro: ''nessuno vuole negare la crisi, tutti dobbiamo lavorare per superarla. State ascoltando un imprenditore che ha tre aziende in borsa e che è nella trincea finanziaria''. L'analisi dei terremoti finanziari è in parte
autoassolutoria: Berlusconi ritiene che a essere sotto tiro non è solo l'Italia e che la crisi ''non è solo italiana ma planetaria''. Il premier ha rivendicato gli interventi fin qui approvati dal governo per correre ai ripari subito dopo gli sconquassi di borsa: la manovra di luglio, ha detto, è stata tempestiva ed è stata giudicata dall'Europa ''adeguata e sufficiente''. Ma la speculazione è andata avanti e ora bisogna reagire con interventi decisi e coerenti ''ma senza inseguire il nervosismo dei mercati''. Perché , secondo il premier, bisogna tenere nel giusto anche anche l'irrazionalità dei
comportamenti degli investitori che ''come spesso succede nelle crisi di fiducia, non hanno valutato la nostra solidita'''. Berlusconi non è entrato troppo nei particolari delle misure che ha in mente, non ha scoperto troppo le sue carte, ma su alcune cose è stato chiaro: ha fissato l'obiettivo di azzerare il fabbisogno per la fine del 2011, ha rispolverato la riforma dello statuto dei lavoratori (''è venuto il momento che in Parlamento si verifichi il grado di consenso che può avere'') e ha promesso interventi anche sul versante dei costi della politica, come l'adeguamento delle retribuzioni degli eletti alla media europea, una sforbiciata alle auto blu, la riorganizzazione delle province. Il presidente del Consiglio è consapevole che tutto dipenderà dall'accoglienza che gli riserveranno le forze dell'opposizione e le parti sociali. Per questo ha insistito a lungo sulla necessità di mettere da parte le ostilità e lavorare insieme nell'interesse dell'Italia: ''Tutti dobbiamo rimboccarci le maniche. la stabilità politica è l'arma vincente contro la speculazione. Non chiedo all'opposizione di condividere il nostro programma ma auspico che possa contribuire con sue idee e proposte. Il governo non resterà sordo alle vostre idee se saranno animate da spirito patriottico''. L'idea di un ''passo indietro'' , che poco dopo gli chiederà Bersani, è stata rispedita al mittente in anticipo: ''il
governo - ha detto Berlusconi - porterà avanti il suo lavoro fino al 2013. Nei 20 mesi che mancano il governo farà il governo, completerà le riforme, rafforzerà sempre di più il rapporto
con le parti sociali e l'agenda per la crescita. Abbiamo la maggioranza, abbiamo la piena consapevolezza delle responsabilità e vogliamo riconsegnare agli italiani, tra due anni, un Paese più forte''. Oggi il responso dei mercati.

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