Berlusconi: "ripresa lenta ma avviata"

Berlusconi: "ripresa lenta ma avviata"

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29 ottobre 2009
Il peggio della crisi è alle spalle: questo il messaggio del presidente del Consiglio, rivolto alla platea della Giornata mond

Il peggio della crisi è alle spalle: questo il messaggio del presidente del Consiglio, rivolto alla platea della Giornata mondiale del risparmio, il tradizionale appuntamento di fine ottobre nel quale si sono avvicendati il governatore di Bankitalia e il ministro dell’Economia: il primo ha rimarcato l’urgenza delle riforme; il secondo ha definito la crisi nelle sue evoluzioni “come un videogame”, ribadendo quanto espresso da Berlusconi. Cioè, che adesso “si è bloccata”. Un fatto è certo, e si legge nel messaggio indirizzato dal Capo dello Stato per l’occasione: “il Paese è chiamato ad un impegno straordinario per il superamento degli effetti della crisi globale e per il contenimento delle difficoltà e tensioni che si vanno producendo sul piano sociale”, ha scritto Giorgio Napoletano, aggiungendo che “occorre ora definire le nuove regole e le necessarie misure di riforma e rafforzamento delle istituzioni internazionali”, segnatamente le iniziative per la vigilanza finanziaria europea e la protezione degli investitori.

Dalla sede di Palazzo della Cancelleria, ad ogni modo, può ricavarsi il segnale di accresciuta fiducia arrivato dal premier Silvio Berlusconi: “il peggio della crisi finanziaria sembra sia alle nostre spalle”. Ed è “iniziata, sia pure lentamente, la ripresa”. Parole certo non contraddette, ma temperate dai rilievi del governatore Mario Draghi: “la situazione resta esposta a fragilità”; le banche devono restare prudenti; e se un anno fa l’emergenza era “attivare politiche di sostegno della domanda, dei redditi delle fasce sociali più deboli”, “oggi l’urgenza è riprendere il cammino delle riforme, per riportare il Paese, negli anni a venire, su ritmi sostenuti di crescita economica, che sono anche il presidio primo della stabilità finanziaria”.

Per il titolare del dicastero di via XX Settembre, Giulio Tremonti, “la fenomenologia della crisi, la patologia sono in continuo divenire come in un videogame...”. E poi: “la crisi si è bloccata, è vero – ha sottolineato - ma solo per l’intervento degli Stati che ha trasmesso un messaggio di fiducia”. Però, i conti pubblici in linea con i paesi più forti e un sistema di pensioni ormai stabilizzato consolano il ministro, il quale ha fatto un appello 'super partes'. Per contrastare la crisi è necessario agire “tutti insieme, senza conflitti o riducendo al massimo i conflitti, nella prospettiva di un’azione comune per il bene comune, per il bene dei nostri figli e del nostro Paese”.

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