Bilancio sempre più in "rosso" per l'IT

Bilancio sempre più in "rosso" per l'IT

Presentato a Roma l'Assintel Report 2010. Il mercato dell'Information Technology in Italia è calato del 7,6 per cento. Nuovo record negativo dopo il già preoccupante -4,5 per cento dello scorso anno.

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8 ottobre 2010
Nell’ambito del convegno su “Innovazione e Mercato It in Italia, Assintel ha presentato il suo tradizionale Report annuale sul

Nell’ambito del convegno su “Innovazione e Mercato It in Italia, Assintel ha presentato il suo tradizionale Report annuale sul mercato del software e servizi IT effettuata da Nextvalue. Il mercato dell’Information Technology in Italia nel 2010 riflette la crisi generalizzata dell’economia e subisce un calo -7,6%, con un volume complessivo che si attesta a 19.271 milioni di Euro, segnando un nuovo record negativo dopo il già preoccupante -4,5% dello scorso anno. Hardware a picco -18,6%, in ripresa il Software +2,7%, male i Servizi IT-3,8%. L’area PC cresce in termini di numero di pezzi venduti +6,1%, ma purtroppo i prezzi calano molto più velocemente -25%. E il Sistema-Paese continua a perdere in competitività a causa della mancanza di politiche strutturali di investimento in Innovazione. Infatti il  dato italiano è peggiore rispetto alla media europea -6,3%, mentre le altre economie internazionali sono già in crescita: Nord America al +2,5%, Giappone +0,6%, Cina +11,5% e India + 13,5%. I segnali di ripresa ci sono, soprattutto dal secondo semestre, ma ci aspetta un lungo periodo di transizione, durante il quale il mercato sperimenta una “nuova normalità� fatta di ridimensionamento degli investimenti, contrazione delle risorse, ottimizzazione dei processi; e la galassia delle imprese si sta contraendo, a beneficio di una razionalizzazione dell’Offerta.

 

Il mercato IT Italiano nel 2010

 

Il mercato IT italiano nel 2010 cala complessivamente del -7,6% su base annua, con un volume complessivo di 19.271 Milioni di Euro: manca all’appello circa 1 Miliardo rispetto allo scorso anno, che già era stato il peggiore dal 2001. Tutti i principali segmenti di mercato hanno il segno meno fuorché quello Consumer, che sale di un modesto +1,2% con 1.264 Milioni di Euro di spesa IT. Dato da leggere in modo più positivo di quanto appaia, a fronte di una diminuzione media dei prezzi del -6,5%.

Unico altro segnale â€" e non segno â€" positivo è l’inversione di tendenza del segmento Banche, che in qualità di maggior spender IT rallenta la riduzione degli investimenti passando dal -6,5% dello scorso anno al -3,7% del 2010. Segno rosso invece per tutti gli altri segmenti: in coda alla classifica l’Industria -13,6% e il Commercio/Distribuzione/Servizi -12,7%, seguite da Logistica e trasporti -9%, PA -8,6%,  TLC -7,7%, Assicurazioni -5,6%, Enti locali -4,3% e Sanità -3,9%. A livello dimensionale, la spesa IT nel settore Business peggiora rispetto al 2009 segnando un complessivo -8,2%. Le contrazioni maggiori sono delle aziende più piccole: -13,7% per le micro, -10,5% per le piccole e -9.9% per le medie imprese. In lieve miglioramento la fascia alta degli spender IT, che risale di 0,2 punti segnando però un -6,4%.

 

 

Hardware, Software e Servizi IT

 

In picchiata l’Hardware -18,6%, male i Servizi IT -3,8% ma meglio dello scorso anno - erano al -6,3% -, e segno positivo per il Software +2,7%: questa in sintesi la fotografia dei tre segmenti di cui è composta la Spesa IT italiana.

 

 

Hardware

 

Dopo la già significativa riduzione della spesa in Hardware nel 2009, quest’anno il dato è decisamente peggio: la spesa si riduce del -18,6% e il peso percentuale del comparto sul totale della spesa IT scivola dal 35% al 31%, soprattutto a causa delle dinamiche dei prezzi e degli effetti della virtualizzazione come alternativa all’acquisto di “ferro�. L’area PC cresce  in termini di numero di pezzi venduti +6,1%, ma purtroppo i prezzi calano molto più velocemente -25%, determinando il complessivo segno meno. In picchiata anche la spesa per l’acquisto dei Server -17% e di stampanti -10,4%.

Tengono meglio i Servizi di Assistenza tecnica e di Manutenzione, che registrano “solo� un calo del -6,9%.

 

Software

 

Se è vero che il Software è sinonimo di innovazione e di intelligenza di processo, è molto significativo il fatto che questo comparto, nonostante la flessione generale del settore IT, evidenzi un segno positivo ormai da alcuni anni, passando dal +0,6% del 2009 al +2,7% nel 2010, con un volume di 4.348 Milioni di Euro.

Il Software di Infrastruttura Middleware è il segmento che ha le migliori performance: +5,6% per 1.415 Milioni di Euro e cresce per l’ottavo anno consecutivo a ritmi elevati.

Il Software Applicativo, dopo la lieve flessione dello scorso anno -0,4%, riprende a crescere con un +1,4% 2.404 Milioni di Euro: le migliori performance continuano ad essere della Business Intelligence +5,7% e del Content Management +3,7%, mentre la peggiore si conferma essere quella dei Package Gestionali -0,4%.

Il Software di Sistema riprende a crescere, seppure lievemente, del +0,8% raggiungendo quota 529 Milioni di Euro, ma lo scorso anno era al -3,1%.

 

 

Servizi IT

 

Ad essi gli utenti destinano la quota di investimenti maggiore ed essi rimangono pari al 47% dell’intera spesa IT: in valore assoluto ciò corrisponde a 9.023 Milioni di Euro, ma segnano un calo del -3,8%. Meglio comunque rispetto allo scorso anno, quando il comparto segnava un -6,3% rispetto all’anno precedente. Continua infatti sia la penuria di nuovi progetti IT, sia e soprattutto il detrimento delle tariffe professionali.

Le peggiori performance sono dei Servizi Professionali di Sviluppo e Manutenzione Software -7,7%, dei Servizi di Infrastructure e Workplace Management -5,7% e del Process Management -3,5%. A seguire: Formazione -2,5%, Sviluppo progetti e System Integration -1,9% e gli unici lievi dati positivi dell’Application Management +0,7% e della Consulenza +1,2%.

 

La domanda di Software e Servizi

 

Il 41% dei CIO pone al vertice delle proprie priorità l’ottimizzazione dei costi, con un trend in contrazione rispetto al 44,3% dello scorso anno e addirittura al 75,2% registrato nel 2008: segnale che si sta consolidando il concetto per cui una volta ottimizzati i costi di gestione, anche attraverso i tagli, la strada da percorrere per l’efficienza diventa quella della Reingegnerizzazione dei Processi e dell’organizzazione 18% in salita rispetto al 13,8% del 2009: questa scalza al secondo posto delle citazioni la Ristrutturazione/riorganizzazione aziendale 8%.

L’indicazione prevalente circa la variazione di budget IT prevista per i prossimi 12 mesi è “nessuna variazione� che registra il 70% dei consensi era il 48% lo scorso anno: questo è sintomo di una situazione di marcata “attesa� nei confronti dello scenario di mercato.  La restante quota si spartisce in un 17% di aziende che dichiarano riduzioni del budget a fronte di un 13% di aziende che invece prevedono incrementi.

L’allocazione del budget della Direzione Sistemi Informativi rispecchia la situazione conservativa: il 69% è destinato alla spesa ricorrente e solo il 31% a nuovi progetti. Come di consueto la ricerca offre un ampio spaccato sulle intenzioni e le priorità di investimento IT nei prossimi 12 mesi, espresso attraverso mappe di attrattività.

Per quanto riguarda il Software applicativo, è come sempre elevata l’attenzione dei CIO verso le soluzioni di Extended ERP, che mantiene saldamente il primo posto con il 55%, il CPM e la Business Intelligence 52%, il Web Content Management 50% e il CRM 50%.

Maggiore attenzione è data al comparto delle Infrastrutture tecnologiche, perché la loro razionalizzazione porta a economie di scala utili all’impresa. Mantengono anche quest’anno i primi posti gli investimenti in Sicurezza Software 76% e Hardware 74%, al terzo posto quelli nell’area della Rete system e network management, al 69%.

Per i Servizi IT, il motto che oggi segue la Domanda potrebbe essere “fare poco di meno con molto di meno�, e ciò impatta direttamente sulle tariffe professionali e sul margine degli Operatori. Ai primi posti troviamo i servizi di Sviluppo e Manutenzione evolutiva del Software 76%, lo Sviluppo di nuovi progetti 70% e la Formazione tecnica 64%.

E’ confermato buono, infine, il livello di soddisfazione relativo al proprio fornitore ICT abituale: è pari a 7,4, in una scala da 1 a 10 lo scorso anno era 7,2.

 

 

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