Billè chiede al governo misure urgenti per il turismo

Billè chiede al governo misure urgenti per il turismo

Il Presidente di Confturismo, in una lettera al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Economia, sottolinea la difficile situazione del settore e la necessità di reperire al più presto risorse economiche per far fronte alla crisi.

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2 novembre 2001

Billè scrive a Berlusconi: "Misure urgenti per il turismo"

 

Il Presidente di Confturismo Sergio Billè , ha indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro dell'Economia Tremonti, per chiedere l'approvazione urgente di misure anticrisi per il settore turistico.

"E' necessario e urgente – si legge nella lettera – reperire le risorse economiche da destinare al pacchetto di misure in favore del turismo, affinchè le imprese del settore possano far fronte alla crisi conseguente al conflitto internazionale". Billè sottolinea come "le stime dei mancati arrivi previsti nell'ultimo trimestre dell'anno, pari a 2,5 milioni di stranieri, determineranno una perdita di ricavi turistici pari a 610 miliardi di lire, l'equivalente della retribuzione annua di 21.000 addetti nelle imprese del settore". Dunque il Presidente di Confturismo, a fronte di questa situazione e in mancanza di interventi a favore delle imprese, ritiene "necessario definire, anche sotto il profilo della dotazione finanziaria, misure concrete che confer mino la centralità del settore del turismo per lo sviluppo e la tenuta occupazionale del Paese".

 

 

I dati dell'Osservatorio Confturismo - Ciset

 

Secondi gli ultimi dati dell'Osservatorio Confturismo - Ciset sulla situazione del settore, nel periodo che va da settembre a dicembre, sono previsti 700mila arrivi e 2,5 milioni di presenze in meno , con una perdita economica per il settore di circa 600 miliardi di lire. I turisti americani saranno naturalmente quelli che in misura maggiore rinunceranno a viaggiare. In Italia le loro presenze diminuiranno di ben 340mila unità, per un mancato introito di 300 miliardi. E purtroppo le previsioni non sembrano essere buone neanche per il 2002, anzi pare che ci si debba aspettare un peggioramento. Se il quadro della situazione non dovesse cambiare e la tensione rimanere ai livelli attuali, le perdite per il turismo italiano ammonterebbero a 1700 miliardi di lire con una caduta di ben 6 milioni di presenze, la metà dei quali riguarderebbero gli Stati Uniti. Se invece la s ituazione dovesse migliorare e l'effetto "New York" attenuarsi, si potrebbero contenere le perdite in "soli" 93 miliardi con 400mila presenze in meno.

 

 

E gli agenti di viaggio scendono in piazza

 

"Non possiamo essere soddisfatti di come procedono le cose. Gli incontri a livello interconfederale e governativo si susseguono, si fa un gran parlare dell'attenzione nei confronti del settore, vengono proposte e riproposte le iniziative che la categoria ha da tempo avanzato per evitare il tracollo delle aziende, ma nulla succede. E, intanto, mentre si pensa alla cura, il malato muore". Lo ha detto il Vice Presidente della Fiavet Confturismo Giuseppe Cassarà , tracciando un quadro a tinte fosche sulla situazione di stallo dei provvedimenti di cui il turismo ha urgente bisogno per far fronte alla crisi e sottolineando che "il settore non può aspettare la Finanziaria". La Fiavet, d'altra parte, ha stimato che la crisi costerà al settore 3.500 miliardi di perdite e circa 6.000 esuberi.

All'allarme degli agenti di viaggio, An e Forza Italia hanno risposto presentando un pacchetto di emendamenti per il sostegno al turismo da inserire nella legge Finanziaria, che potrebbero confluire all'interno di un decreto legge accelerando così i tempi di intervento.

In attesa di buone nuove, rimane confermata la manifestazione indetta dalle Fiavet insieme alle altre associazioni di rappresentanza degli a genti di viaggio per il 6 novembre prossimo a Roma (ore 12, Piazza dei SS Apostoli).

Nell'occasione verrà ribadita la piattaforma di richieste già avanzate all'esecutivo, ovvero lo sgravio totale degli oneri sociali per il personale dipendente e parasubordinato almeno fino al 30 aprile 2002; la proroga fino al 31 dicembre 2002 dei trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e di mobilità (CIGS) per le agenzie di viaggi e per gli operatori turistici con più di 50 addetti e l'estensione temporanea, fino al 31 dicembre 2002, anche alle agenzie di viaggi e operatori turistici con meno di 50 dipendenti della possibilità di usufruire della CIGS; l'attivazione e/o l'estensione degli ammortizzatori sociali per realizzare forme di flessibilità nell'utilizzo del personale; la riduzione dell'aliquota I.V.A. al livello più basso applicato oggi nei Paesi Europei per le operazioni effett uate dalle Agenzie di Viaggi e Turismo e infine, l'attivazione di una linea di credito agevolato per il finanziamento dei costi sostenuti per lo svolgimento delle attività di Agenzia di Viaggi.

 

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