Il presidente Debortoli: "a noi vengono comminate sanzioni e penalità per ogni singolo ritardo, inadempimento o errore; risponda anche chi deve mettere le aziende in condizione di lavorare e poi, colpevolmente, rende impossibile le attività di impresa".
Dopo aver superato la fase cruciale del blackout di Santo Stefano, ma nella consapevolezza che ci vorranno risorse, impegno e tempo per tornare ad una situazione stabile dal punto di vista strutturale, Confcommercio Belluno parte con le iniziative a tutela degli associati. "C'è l'assoluta necessità di non lasciare sole le persone che vivono e lavorano nelle zone colpite dal blackout e che in conseguenza di esso hanno subito pregiudizi", afferma il presidente Franco Debortoli. "Abbiamo da subito scritto al presidente Zaia, ai consiglieri regionali ed ai parlamentari bellunesi manifestando la volontà di dare corso ad un'azione risarcitoria nei confronti dei soggetti che abbiano responsabilità in questa vicenda. Tramite Confcommercio Veneto è stato richiesto anche un incontro al Governatore. Promuovere l'azione è un dato di giustizia: a noi vengono comminate sanzioni e penalità per ogni singolo ritardo, inadempimento o errore; risponda anche chi deve mettere le aziende in condizione di lavorare e poi, colpevolmente, rende impossibile le attività di impresa", prosegue Debortoli. "Abbiamo già contattato un legale e stiamo predisponendo il sistema di rilevamento dei pregiudizi subiti, sia in forma di evidenti danni che di mancati introiti. Nel mese di gennaio, inoltre, faremo una fitta serie di incontri sul territorio per raccogliere informazioni e notizie di prima mano e, dopo una prima serie di contatti informali, ci raccorderemo con tutti i soggetti disponibili a coordinare le varie azioni analoghe, in modo da rendere più efficace l' impegno di ciascuno. In questa fase deve venire meno ogni protagonismo per far sì di portare a casa risultati tangibili, concreti", conclude il presidente di Confcommercio Belluno. Da non dimenticare che lo scorso 27 dicembre era previsto il termine per il pagamento di diverse imposte e tributi. Essendo stato impossibile provvedere a causa della mancata attività degli sportelli bancari e dei sistemi di collegamento on line, l'Associazione ha già avanzato istanza alla direzione Regionale delle Entrate – tramite l'ufficio provinciale di Belluno – di una proroga dei termini e della non comminazione di sanzioni o penalità, fatto questo che costituirebbe un'intollerabile ingiustizia.
