Bocca al Corsera: "un errore la supertassa sul turismo"

Bocca al Corsera: "un errore la supertassa sul turismo"

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3 dicembre 2019

Suscita scontento tra gli albergatori l'ipotesi del governo di introdurre in manovra una norma che prevede l'aumento della tassa di soggiorno fino a 10 euro al giorno a persona (dall'attuale massimo di 5) ma solo per le città i cui flussi turistici annuali siano superiori a 20 volte il totale dei residenti. «Si tratta di un provvedimento che andrebbe a colpire solo alcune località turistiche e che produrrebbe un danno di immagine a livello internazionale per il sistema alberghiero italiano», commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. «Sorprende che in tutta la manovra finanziaria l'unica misura che riguarda il settore del turismo abbia un carattere punitivo e non d sia alcuna politica o norma volta a favorirne lo sviluppo», aggiunge Bocca.

Quali sarebbero gli effetti?

«L'introduzione di una imposta di soggiorno fino aio euro darebbe luogo a un significativo aggravio per i turisti in alcune aree. A Firenze, a Rimini, a Verbania, per esempio, una famiglia di 4 persone verrebbe a spendere 40 euro al giorno in più oltre al costo dell'hotel se l'imposta fosse applicata nella sua aliquota massima».

Ci sono alternative migliori? «Sarebbe più opportuno introdurre una tassa di soggiorno calcolata in percentuale sul costo della stanza in questo modo la sua incidenza sarebbe la stessa sia nei periodi di bassa che di alta stagione e questo permetterebbe anche al turismo congressuale di non subire un aggravio nei periodi di minore frequentazione turistica».

La tassa di soggiorno in generale non piace agli albergatori... «Federalberghi giudica che la gestione di questo tributo rappresenti un onere aggiuntivo che grava sulle imprese alberghiere senza che queste ne traggano alcun vantaggio. La gestione della tassa espone gli albergatori a una denuncia di peculato nel semplice caso di un ritardo nei versamenti o per un errore formale. Inoltre sarebbe opportuno creare un organismo in cui gli albergatori siano rappresentati per decidere dell'utilizzo dei fondi raccolti».

Mamo Babera

Dal Corriere della Sera del 3 dicembre 2019

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