Bocca: "Il semestre italiano di presidenza della Ue per rafforzare il ruolo del settore nel Trattato"

Bocca: "Il semestre italiano di presidenza della Ue per rafforzare il ruolo del settore nel Trattato"

D:15-2-2003 P:02 T:Per il turismo un 2002 all'insegna della stagnazione

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14 febbraio 2003
"Il semestre italiano di presidenza dell'UE

Bocca: "Il semestre italiano di presidenza della Ue per rafforzare il ruolo del settore nel Trattato"

 

"Nonostante il recupero fatto segnare negli ultimi mesi del 2002, che ci faceva ben sperare in una immediata ripartenza dei consumi turistici, l'anno scorso il settore ha chiuso i battenti in una fase di stagnazione ed il 2003 si annuncia sotto il segno dell'incertezza più totale a causa della terribile incognita di un conflitto bellico in Iraq".

È questo il giudizio espresso dal Presidente di Confturismo, Bernabò Bocca, a commento dei dati turistici a consuntivo 2002 e previsionali 2003, presentati a Milano nel corso della Conferenza Stampa inaugurale della Bit.

"Le condizioni meteorologiche assolutamente anomale per l'estate italiana - prosegue Bocca - l'onda lunga degli attentati dell'11 settembre 2001, la recessione economica dei principali Paesi industrializzati, hanno prodotto risultati complessivi per il 2002 caratterizzati da una stagnazione del mercato".

"Cosa possiamo desumere- si è chiesto il Presidente di Confturismo - da questo complesso ed articolato panorama di numeri? Innanzitutto che, purtroppo, dietro l'angolo ci attendono ancora momenti economicamente difficili. E cosa possono fare il Governo italiano e l'Unione Europea per contrastare simili trends? Al Governo Berlusconi chiediamo, e lo facciamo da tempo, alcune misure coraggiose, ma di sicuro ritorno finanziario nel medio periodo, in grado di dilatare la stagionalità delle imprese, di aumentare la nostra competitività e di incrementare il giro d'affari e l'occupazione".

Queste le rchieste di Confturismo: detraibilità dell'Iva per il turismo congressuale; credito di imposta per l'assunzione della manodopera, anche con contratto a tempo determinato; armonizzazione al 10% dell'Iva per i servizi offerti dagli stabilimenti balneari e dalle agenzie di viaggi; revisione generale delle aliquote Iva per tutti i settori del turismo, trasporto e turismo nautico compresi, in linea con i Paesi nostri concorrenti in Europa e l'inserimento anche delle imprese di ristorazione tra quelle ad alta intensità di lavoro che possono usufruire di aliquote Iva ridotte; revisione generalizzata dell'ICI e la sua eliminazione in particolare per le imprese che insistono sulle concessioni demaniali; sblocco del regolamento per l'applicazione ai pubblici esercizi dei benefici della Legge 488; stanziamento di fondi per l'agevolazione di processi di qualità per il settore; fondi certi e garantiti per la promozione dell'immagine Italia nel mondo.

"Inoltre – ha aggiunto Bocca - nel corso dell'ormai imminente assunzione della presidenza della Ue da parte dell'Italia, a voce alta chiediamo che Silvio Berlusconi si batta perché al turismo venga riconosciuta pari dignità, rispetto agli altri settori, all'interno del Trattato che regola l'attività del'Unione. Sollecitiamo infine il Governo italiano e l'Unione Europea affinché percorrano tutte le strade possibili ed immaginabili della diplomazia per scongiurare l'esplosione del conflitto in Iraq".

Per dare un'idea economica di quanto potrebbe costare al turismo italiano una simile guerra, Bocca ha citato l'esempio delle spese turistiche effettuate dagli statunitensi in Italia negli ultimi tre anni: nel 2000 spesero 2,5 miliardi di euro, nel 2001 l'esborso calò a 2 miliardi e l'anno scorso sono stati appena 1,3 miliardi.

"Più che un esempio – ha concluso il Presidente di Confturismo - questa è la chiara indicazione di come la recessione potrebbe abbattersi su un settore che è e vuole continuare ad essere il protagonista dell'economia e dell'occupazione del Paese".

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