Bocca: "Le incognite della guerra pesano sul turismo"

Bocca: "Le incognite della guerra pesano sul turismo"

Per il presidente di Confturismo-Federalberghi, "gli alberghi nelle città d'arte stanno per iniziare l'alta stagione, ma la verità è che nessuno sa come andrà, dipende anche dalla durata del conflitto e se questo resterà localizzato nel Medio Oriente".

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19 marzo 2003
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Da un paio di mesi gli operatori italiani stanno assistendo a cancellazioni di voli e di prenotazioni alberghiere, soprattutto nelle citta' d'arte che vivono principalmente di turismo nord-americano

Bocca: “Le incognite della guerra pesano sul turismo”

 

La stagione turistica delle città d’arte sta arrivando al suo momento “clou” proprio mentre la guerra è ormai alle porte. In realtà, il clima di guerra si avverte già dall’inizio dell’anno: secondo il presidente di Federalberghi- Confturismo Bernabò Bocca, sono infatti già un paio di mesi che “gli operatori italiani stanno assistendo a cancellazioni di voli e di prenotazioni alberghiere, soprattutto nelle città d’arte che vivono principalmente di turismo nord-americano”. Bocca ritiene che siano già “il 30-40% le prenotazioni cancellate o spostate, da parte di turisti americani, a partire dal mese di aprile”.  “Oggi gli alberghi nelle città d’arte - ha spiegato il presidente di Federalberghi - stanno per iniziare l’alta stagione, ma la verità è che nessuno sa come andrà, dipende anche dalla durata del conflitto e se questo resterà localizzato nel Medio Oriente. Nulla però è peggio di questo clima d’incertezza”. Per quanto riguarda le vacanze di Pasqua, le previsioni di Federalberghi sono positive per le località balneari e montane. “Tuttavia, le presenze italiane e europee – ha sottolineato Bocca - non saranno in grado di sostituire la mancata presenza americana e quindi i risvolti economici ed occupazionali temo si faranno sentire”.

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