BOCCA: "RECESSIONE E TARIFFE BASSE IMPOVERISCONO LA SPESA TURISTICA"

BOCCA: "RECESSIONE E TARIFFE BASSE IMPOVERISCONO LA SPESA TURISTICA"

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3 aprile 2009
BOCCA: “UN IMPOVERIMENTO DELLA SPESA TURISTICA

Bocca: “Recessione e tariffe basse impoveriscono la spesa turistica”

 

“È un preoccupante impoverimento della spesa turistica quello che si registra nel corso del trimestre invernale, pur in presenza di un aumento tangibile del numero di italiani che hanno effettuato vacanze sulla neve, grazie anche all’ottimo innevamento naturale presente in tutte le località sciistiche e ad una politica tariffaria notevolmente al ribasso praticata dalle strutture ricettive”. È questo il commento di Bernabò Bocca, presidente Federalberghi-Confturismo, alla lettura dei risultati relativi al consuntivo delle settimane bianche e week end sulla neve presentate a Napoli in apertura della Cinquantanovesima Assemblea Generale Ordinaria che oggi e domani la Federazione terrà nel capoluogo campano. “Un impoverimento che è diretta conseguenza della recessione in atto e preoccupa in prospettiva non poco, - ha proseguito Bocca - in quanto se anche i prossimi appuntamenti turistici, primo dei quali le vacanze pasquali, dovessero confermare una tale tendenza, preluderebbe ad un forte ridimensionamento occupazionale, indispensabile per far quadrare i conti delle imprese ricettive ed consentirne la sopravvivenza. “Da tempo ormai andiamo stigmatizzando il rischio occupazione nel turismo italiano -aggiunge il presidente della Federalberghi-Confturismo- ed a questo punto l’emergenza va inquadrata ed affrontata in tutta la sua interezza e complessità. “Occorre, quindi, - ha proposto Bocca-  istituire un tavolo tecnico imprese-sindacati volto a definire strumenti indispensabili per frenare l’emorragia di lavoratori che comincia a profilarsi sempre più consistente. Chiediamo pertanto al Governo di farsi promotore di questo tavolo da istituirsi direttamente a Palazzo Chigi. “Se infatti oltre alla perdita di fatturato -conclude Bocca- dovessimo anche vedere depauperata la nostra forza lavoro, indispensabile per mantenere i consueti livelli qualitativi del sistema ricettivo, l’Italia turistica rischierebbe danni incalcolabili in prospettiva di una futura ripresa economica globale”.

 

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