Bonanni: "Le parti sociali hanno il diritto e il dovere di dire cosa pensano"

Bonanni: "Le parti sociali hanno il diritto e il dovere di dire cosa pensano"

La seconda sessione della giornata conclusiva del Forum Confcommercio è stata dedicata al tema della riforma fiscale. Il segretario della Cisl: "Siamo nello stesso pantano da diverso tempo e per uscirne bisogna avere delle idee chiare".

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22 marzo 2014

 

La seconda sessione della giornata conclusiva del forum Confcommercio è stata dedicata al tema della riforma fiscale. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha evidenziato che "se noi vogliamo stare dentro l'Europa rispettando le regole ci sono sei strade da percorrere cioè le riforme. Una di queste riforme che l'Europa ci chiede è la riforma fiscale". Renzi è fortunato perché ha in mano una delega fiscale approvata dal Parlamento il 27 febbraio. Si tratta di realizzare i decreti attuativi e legislativi in dodici mesi. Non credo però che quello che ha annunciato Renzi sul fisco non sia coerente con le cose contenute nella delega fiscale né tantomeno con la raccomandazione europea". "Sulla riduzione Irpef promessa dal premier - ha aggiunto Brunetta - siamo fuori da tutti i parametri sia quelli previsti dalla nostra Costituzione, sia dal fiscal compact europeo. Lo stesso discorso vale per la riduzione Irap. E se mai un governo facesse queste manovre in deficit incorrerebbe subito nella procedure d'infrazione europea". "L'unica strada possibile - ha concluso Bonanni - è quella della riforma fiscale". FilippoTaddei, Responsabile Economico Nazionale del Partito Democratico, ha chiarito quale sia il punto di partenza del governo per la crescita economica. "Siamo in crisi da prima della crisi", ha detto Taddei. "L'Europa ci avverte che siamo sbilanciati da un debito pubblico enorme ma abbiamo il grosso problema di tornare a crescere e quindi dobbiamo cogliere l'opportunità di farlo. Abbiamo interessi bassi e un'apertura di credito da investitori internazionali e un governo che impegna il suo credito su questa possibilità. Se noi non tocchiamo la spesa pubblica non possiamo parlare di burocrazia. Dobbiamo offrire a questo paese una riduzione fiscale riqualificando gli obiettivi della Pubblica Amministrazione". Vladimír Dlouhý già Ministro dell'Industria e del Commercio della Repubblica Ceca e Advisor internazionale per l'Europa Centrale e Orientale di Goldman Sachs analizzando lo scenario macroeconomico ha sottolineato che  "la crisi attuale è uno shock esistenziale per il sistema economico". A chiudere i lavori del "panel" è stato il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. "Siamo nello stesso pantano da diverso tempo e per uscirne bisogna avere delle idee chiare e lavorare sul medio e lungo termine ma purtroppo di tempo non ne abbiamo". "Lo sviluppo - ha precisato Bonanni - lo dobbiamo creare ma ci vorrà un periodo abbastanza lungo mentre le cose da fare subito sono tante ma ci vuole una strada precisa da seguire. Le imprese e i lavoratori indichino al governo qual è la necessità primaria. Le parti sociali hanno il diritto e il dovere di dire che cosa pensano. Bisogna proseguire sulla strada delle riforme, non solo quella fiscale. La spending review va bene ma prima bisogna decidere cosa fare di Comuni e Regioni e come gestire le spese locali". "Che il governo abbia deciso di destinare una decina di miliardi per le famiglie più povere - ha osservato Bonanni - è una novità che va nel verso giusto ma è chiaro che se Renzi non vuole che questo sia un boomerang bisogna aprire una discussione forte sulle coperture da trovare. Vorrei un presidente del Consiglio che ci sfidasse sulle cose concrete da fare come le riforme". 

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