Il Bonus Benzina 2024 non esiste e vi spieghiamo perché

Il Bonus Benzina 2024 non esiste e vi spieghiamo perché

L'agevolazione per il carburante, attiva per il 2022 e il 2023 è ancora in vigore? In questo approfondimento facciamo chiarezza sul bonus benzina.

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18 ottobre 2024

Il Bonus carburante, noto anche come bonus benzina, introdotto nel 2022 per aiutare i lavoratori a fronteggiare l’aumento dei prezzi dei carburanti, non è stato rinnovato per il 2024. Si trattava di una misura "una tantum", erogata ai dipendenti del settore privato con un reddito annuo lordo inferiore a 35mila euro. Nello specifico, la misura consisteva in un importo pari a 200 euro esente da imposte per l’acquisto di carburante.

La conferma era arrivata anche dall'Agenzia delle Entrate all'indomani dell'approvazione della Legge Finanziaria: "il contributo per l'acquisto di carburante non risulta nella legge di Bilancio né nel decreto Anticipi, e quindi non se ne parla nemmeno nella circolare n. 5/E con la quale la stessa Agenzia ha illustrato le nuove misure per il Welfare aziendale".

Bonus Benzina, facciamo chiarezza

Il bonus benzina era un fringe benefit, termine che deriva dall'inglese fringe (frangia, bordo, limite) e benefit (vantaggio, profitto, utile). I fringe benefit sono quindi compensi aggiuntivi che le aziende offrono ai propri dipendenti, sotto forma di beni, servizi o, in alcuni casi, denaro. Il vantaggio principale di questi benefit è l’esenzione fiscale entro certi limiti, come previsto dall’articolo 51 del TUIR.

Per l’anno 2023 il legislatore con il D.L. n. 5/2023 aveva concesso ai datore di lavoro di riconoscere ai propri lavoratori dipendenti dei buoni benzina o titolo analoghi per un valore massimo di 200 euro per ciascun lavoratore.

Durante la conversione con la Legge numero 23/2023, è stata specificata l’esclusione dei buoni benzina dal reddito nel 2023, senza nessun effetto ai fini contributivi. L’esenzione valida solo per il fisco, mentre il valore del buono sarà considerato per determinare la retribuzione imponibile ai fini previdenziali, in deroga al principio di armonizzazione tra le due basi imponibili (art. 51, c. 3, del TUIR e L. 153/1969).

L’Agenzia ha chiarito che, oltre all'erogazione di beni e servizi fino a 3mila euro, è possibile aggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni carburante. Se le due soglie venivano superate, l'intero importo concorreva alla formazione del reddito del lavoratore dipendente.

Bonus Carburante con la carta "Dedicata a te"

Con la mancata proroga del bonus benzina al momento l'unico aiuto disponibile per le famiglie per acquistare rifornimenti è la social card "Dedicata a te". La tessera può infatti essere utilizzata sia per comprare generi alimentari di prima necessità che per fare il pieno per il proprio veicolo a ruote.

Un altro incentivo statale particolarmente apprezzato è stato il bonus trasporti, che prevedeva un credito fino a 60 euro per l'acquisto di abbonamenti mensili, annui o validi per più mesi per i servizi del trasporto pubblico e ferroviario. Anche in questo caso la misura non è stata prorogata, ma è possibile acquistare gli abbonamenti sempre con la social card elettronica.

Per scoprire tutte le agevolazioni fiscali rivolte alle imprese e ai cittadini leggi la pagina dedicata ai Bonus.

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