Bonus vacanze: che cos'è e come richiederlo

Bonus vacanze: che cos'è e come richiederlo

Una delle iniziative del Decreto Rilancio è la tax credit vacanze, conosciuta come bonus vacanze. Ma che cos'è? Chi può richiederlo e come fare? Dalla app IO ai requisiti ISEE, tutte le informazioni necessarie per ottenere il bonus.

News sul bonus vacanze 2022

La crisi che ha investito il settore del turismo a seguito dell'emergenza Coronavirus ha fatto sì che venisse considerata nuovamente la possibilità di prorogare il bonus vacanze anche nel 2022. In sede di approvazione della Legge di Bilancio 2022, infatti, la deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Palmisano, ha avanzato la proposta di prorogare il bonus vacanze per un altro anno, con lo scopo di sostenere il settore turistico fortemente danneggiato dalla pandemia.

La mozione della parlamentare pugliese è stata accolta, con l'approvazione di un ordine del giorno che richiede al Governo una proroga del bonus vacanze fino al prossimo 31 dicembre 2022, fissando al 31 luglio 2022 il termine ultimo per presentare le domande per ricevere l'incentivo.

In attesa di saperne di più sull'evoluzione della proposta, riportiamo di seguito una breve guida sul bonus vacanze e sugli aggiornamenti in riferimento all'anno 2021: proroghe, requisiti per usufruire dell'agevolazione, quando, dove e chi può utilizzarlo, con un focus sull'app IO e l'identità digitale.

La proroga del bonus al 2022

Ad oggi, in attesa di capire se andrà a buon fine la proposta della parlamentare Valentina Palmisano, la variazione più importante nell'agevolazione vacanze è il dietrofront sulla proroga da 18 a 24 mesi della scadenza dell’incentivo. Se, infatti, un emendamento del Sostegni bis avanzava l'ipotesi di poter usufruire del bonus fino 30 giugno 2022, il governo ha deciso di lasciare la data di scadenza originaria. Il beneficiario, quindi, potrà avvalersi dell'incentivo entro il 31 dicembre 2021 per usufruire dei bonus richiesti entro il 31 dicembre 2020. Resta, dunque, invariata la possibilità di richiedere il rimborso del bonus una volta scaduto il giorno utile per l'utilizzo.

Bonus vacanze: cosa è accaduto nel 2021

Il "tax credit vacanze" istituito dal Decreto Rilancio (art. 176 del DL n. 34 del 19 maggio 2020), meglio conosciuto come bonus vacanze, ha portato una ventata di novità nel settore del turismo, in difficoltà a seguito dell'emergenza pandemica. Se in prima battuta, con un emendamento del Decreto Sostegni, si era pensato di far slittare il bonus al 30 giugno 2022, il governo ha optato, in ultimo, per la scadenza al 31 dicembre 2021.

Sono, dunque, ormai chiusi i termini per la presentazione delle domande, e si cerca di incentivare le persone ad usufruire dell'incentivo. Il problema risiede nei numeri: se i bonus richiesti sono stati quasi 1,9 milioni, non sono stati altrettanti quelli utilizzati, che al momento sono circa 800 mila.

Non cambiano i requisiti e le condizioni per utilizzare l'incentivo vacanza, che continua a rispettare i criteri dello scorso anno.

Resta confermata la proposta del Decreto Sostegni bis di spendere il bonus presso agenzie viaggi e tour operator, a condizione però che prendano in considerazione di accettare la misura.

Ulteriori modifiche

Come indicato più avanti nel dettaglio, il bonus vacanze può essere speso per l’80% come sconto presso le strutture aderenti all’iniziativa e presso cui si intende soggiornare; il restante 20%, invece, viene detratto dall'imposta sul reddito, una volta presentata la dichiarazione dei redditi.

Tra le novità del bonus vacanze 2021 continuano a non essere ammesse piattaforme online (ad esempio Booking o Airbnb) per l’utilizzo dell’incentivo ma è consentita la cessione del bonus ad agenzie di viaggio e tour operator che effettuano la prenotazione. In questo caso la struttura che procede all’operazione, dovrà rilasciare con il codice fiscale del cliente un documento commerciale, la ricevuta fiscale o lo scontrino.

Come si legge dall’emendamento del 5 maggio 2021:

”All’articolo 88-bis del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, al comma 10, è aggiunto il seguente periodo: ”Con il consenso delle parti, in tali casi, il voucher può essere ceduto dal beneficiario all’agenzia di viaggio, ovvero, può essere emesso direttamente in favore di quest’ultima, nei casi in cui il pagamento o la prenotazione sia stato effettuato dalla stessa.”

Guida operativa e Vademecum sul bonus vacanze

Lo scorso 17 giugno 2020, con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, sono state fornite tutte le informazioni sul bonus vacanze, una tax credit vacanze approvata con il Decreto Rilancio (art. 176 del DL n. 34 del 19 maggio 2020) per far ripartire il turismo italiano.

Che cos'è?

Si tratta di un'agevolazione economica introdotta con il Decreto Rilancio, per la quale sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro. Il bonus prevede un contributo economico fino a 500 euro, che può essere utilizzato, in Italia, per il pagamento di servizi offerti da tutte quelle attività turistico ricettive, che hanno codice Ateco 55: bed&breakfast, agriturismi, campeggi, alberghi e villaggi turistici.

Le attività turistico ricettive con codice Ateco 55 fanno riferimento alle seguenti voci:

  • 55.1 Alberghi e strutture simili
    • 55.10.00 Alberghi - fornitura di alloggio di breve durata presso: alberghi, resort, motel, aparthotel (hotel & residence), pensioni, hotel attrezzati per ospitare conferenze (inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande).
  • 55.20 Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni
    • 55.20.10 Villaggi turistici
    • 55.20.20 Ostelli della gioventù
    • 55.20.30 Rifugi di montagna - inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande.
  • 55.20.40 Colonie marine e montane
  • 55.20.50 Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence, alloggio connesso alle aziende agricole
  • 55.20.51 Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
    • fornitura di alloggio di breve durata presso: chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze
    • cottage senza servizi di pulizia
  • 55.20.52 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole.

Per attività agrituristica si intende la struttura che svolge l’attività di cui alla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e alle relative norme regionali.

Inoltre tra i soggetti che erogano i servizi che danno diritto all'inventivo, sono inclusi anche coloro che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica "stagionale". Sono esclusi, invece, coloro che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica non esercitata abitualmente, producendo di conseguenza redditi diversi (ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera i), del TUIR).

Quando e dove utilizzarlo

Inizialmente l'agevolazione poteva essere richiesta e spesa in Italia dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. La data ultima per usufruirne è fissata al 31 dicembre 2021 anche se con il Decreto Milleproroghe si è parlato di uno slittamento della scadenza del bonus al 30 giugno 2022.
Resta, quindi, confermata al 31 dicembre 2020 la data ultima di presentazione delle richieste.

Chi può richiedere il bonus vacanze?

Il credito è rivolto alle famiglie con un reddito ISEE pari o inferiore ai 40mila euro. Può essere richiesto da un solo componente del nucleo familiare e le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una sola struttura ricettiva.

Inoltre, le spese vanno documentate con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale, con indicazione del codice fiscale di chi intende fruire del bonus anche se diverso dal richiedente.

Sebbene sia richiesta la fattura elettronica o documento commerciale, secondo l’Agenzia delle Entrate, la tipologia dei fornitori che possono applicare lo sconto include anche agriturismi e bed & breakfast.

Pertanto, per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura, di un documento commerciale non elettronico o di uno scontrino o ricevuta fiscale. Ne consegue che anche i forfettari (che non emettono fattura ex art. 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127) possono applicare lo sconto.

Il bonus è utilizzabile per l'80% come sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

Come calcolare l'ISEE?

Per il calcolo dell'ISEE è necessaria la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo.

Per maggiori informazioni sul calcolo ISEE

Se hai bisogno di maggiori informazioni su come ottenere la Dichiarazione Sostitutiva Unica e calcolare l’ISEE consulta il Centro di Assistenza Fiscale 50&Più

Come viene stabilito l'importo del bonus?

L’esatto importo del bonus verrò modulato secondo il numero dei componenti presente in ogni famiglia. E spetta nella misura di:

  • 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone;
  • 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone;
  • 150 euro per quelli composti da una sola persona.

Come richiedere il bonus vacanze: app IO e Identità Digitale

Dal 1° luglio 2020, un qualunque componente di un nucleo familiare, che risponde ai suddetti requisiti ISEE, può richiedere il bonus vacanze tramite l'applicazione mobile IO, resa disponibile gratuitamente da PagoPA S.p.A. e accessibile mediante l’identità SPID o la Carta di identità elettronica (CIE 3.0).

Se non hai la tua identità digitale richiedila con:

Innanzitutto è necessario scaricare sul proprio smartphone l’app gratuita della Pubblica Amministrazione, IO (io.italia.it) ed effettuare il primo accesso.

L'app IO, verifica se sussistono i requisiti opportuni per ottenere il credito vacanze. In caso di esito positivo, l'app genera un codice univoco e un QR-code, che vanno comunicati all’operatore al momento del pagamento del soggiorno. Contestualmente, verrà indicato dall'app l’importo massimo dell’agevolazione che spetta al nucleo familiare, con separata indicazione dello sconto e della detrazione fruibile.

Se, invece, dalla verifica non risulta presentata una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in corso di validità, il richiedente viene informato della necessità di doverla presentare e, una volta effettuato tale adempimento, di richiedere nuovamente il bonus.

Se la DSU presenta omissioni o discordanze il richiedente, prima di confermare la richiesta, viene informato del fatto che l’Agenzia delle entrate successivamente richiederà, al soggetto che fruirà dell’agevolazione, idonea documentazione che dimostri la completezza e la veridicità dei dati indicati nella DSU.

 

Per maggiori informazioni sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)

Come acquisire la DSU precompilata

 

Come utilizzare lo sconto?

L'agevolazione viene impiegata secondo due diverse modalità: come sconto e sotto forma di detrazione fiscale.

  • l'80% sotto forma di sconto diretto al momento del pagamento del servizio turistico presso la struttura ricettiva prescelta. In particolare, la percentuale dell'80% viene calcolata sull'importo massimo dell'agevolazione, oppure sul corrispettivo dovuto se inferiore al predetto importo;
  • il 20% come detrazione dalle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi 2021, dal componente del nucleo familiare che ha utilizzato lo sconto e che, quindi, dovrà essere l’intestatario della fattura, del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore del servizio turistico.

Al momento del pagamento del servizio turistico, il fornitore acquisisce il codice univoco (o il QR-code) del cliente e, insieme al codice fiscale dell’intestatario, al documento di spesa e all'importo del corrispettivo dovuto, segue un'apposita procedura web disponibile nell'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate.

Tale area è accessibile tramite l’identità SPID, le credenziali Entratel/Fisconline rilasciate dall'Agenzia delle entrate, la Carta Nazionale dei Servizi o le credenziali rilasciate da altri soggetti individuati con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Il fornitore, attraverso la procedura web di cui sopra, verifica lo stato di validità del bonus e l'importo massimo dello sconto che può essere applicato. Se la verifica ha esito positivo, l'albergatore (o, più in generale, il fornitore del servizio) procede con l'applicazione dello sconto.

Da questo momento l'operazione non potrà più essere annullata e il bonus vacanza si considera interamente utilizzato. Non potrà, dunque, più essere impiegato da alcun componente del nucleo familiare.

L'hotel come verifica la validità del bonus?

Per verificare l'effettiva attivazione e, dunque, validità del credito vacanze, il fornitore del servizio dovrà:

  • Entrare nell'area riservata del sito agenziaentrate.gov.it/portale;
  • Seguire il percorso "Servizi per” → “Comunicare” → “Bonus vacanze”;
  • Inserire il QR code o il codice univoco fornito dal cliente, il codice fiscale e l'importo da pagare;
  • Il sistema verifica la validità del bonus e applica lo sconto

Tutte le strutture turistiche accettano il bonus?

No, non necessariamente. Non tutte le strutture, infatti, sono obbligati ad accettare il bonus. La scelta di accettarlo o meno è a discrezione di ogni struttura ricettiva. Per sapere se viene accettato o meno, il cliente deve contattare la struttura e richiedere direttamente l'informazione.

E se il pagamento è inferiore al bonus vacanza?

Se il corrispettivo dovuto è inferiore al bonus massimo, lo sconto e la detrazione sono commisurate al corrispettivo e il residuo non è utilizzabile per ulteriori soggiorni.

Come viene avvisato il cliente dell'avvenuta fruizione del bonus?

Il richiedente è informato dalla app IO, con uno specifico messaggio, dell'avvenuta fruizione dello sconto e della data di utilizzo. È l'Agenzia delle Entrate che, mediante un servizio in cooperazione applicativa, trasmette le informazioni relative all'utilizzo dello sconto a PagoPA S.p.A., che a sua volta trasferisce all'app IO.

Le stesse informazioni sono, inoltre, disponibili e consultabili nell'apposita sezione del cassetto fiscale del soggetto che ha utilizzato lo sconto.

Come e quando l'albergatore recupera lo sconto effettuato?

L'albergatore deve far sapere al cliente che la struttura aderisce all'iniziativa bonus vacanza 2020.

Come deve procedere per recuperare lo sconto?

Il fornitore del servizio recupera lo sconto effettuato tramite un credito d’imposta pari allo stesso importo, fruibile esclusivamente in compensazione attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Quando?

A decorrere dal giorno lavorativo successivo alla conferma dell’applicazione dello sconto. Con successiva risoluzione dell’Agenzia delle entrate verrà istituito il codice tributo da indicare nel modello F24 per la suddetta compensazione.

Come presentare il modello F24

Il modello F24 va presentato esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall'Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. Il credito d’imposta utilizzato in compensazione non può eccedere l’importo disponibile, anche in considerazione delle fruizioni già avvenute o in corso e delle eventuali cessioni del credito a terzi. Pena lo scarto del modello F24.

Quali sono le alternative per recuperare lo sconto?

In alternativa all'utilizzo in compensazione, dallo stesso termine, il credito d’imposta può essere ceduto, interamente o parzialmente, a soggetti terzi, anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché ad istituti di credito o intermediari finanziari.

La cessione deve essere comunicata all'Agenzia delle Entrate mediante apposita procedura web nell'area riservata. I cessionari utilizzano il credito d’imposta esclusivamente in compensazione. Il credito d’imposta non ulteriormente ceduto è utilizzato dal cessionario con le stesse modalità previste per il cedente.

Qual è il codice tributo corretto per l'utilizzo in compensazione del credito?

Per consentire ai fornitori e agli eventuali cessionari l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta tramite il modello F24, con la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 33/E del 25 giugno 2020, è istituito il seguente codice tributo:

  • 6915 denominato "Bonus vacanze – recupero dello sconto praticato da imprese turistico-ricettive, agriturismi,bed&breakfast e del credito ceduto – articolo 176 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34".

Al momento della compilazione del modello di pagamento F24, ai fini dell’utilizzo in compensazione del credito d’imposta, il codice tributo andrà riportato nella sezione "Erario", in corrispondenza delle somme indicate nella colonna "importi a credito compensati" o, nei casi in cui il contribuente deve riversare l’agevolazione, nella colonna "importi a debito versati".

Nel campo "anno di riferimento" deve essere sempre indicato il valore "2020".

Infine, si ricorda che il codice tributo 6915 è operativo a decorrere dal 1° luglio 2020.

Il bonus vacanze è valido su Booking o Airbnb?

È importante sapere che l'agevolazione non è valida su Booking e Airbnb. Il Decreto Rilancio, infatti, a tal proposito indica chiaramente che il pagamento alla struttura deve essere corrisposto, oltre che in un'unica soluzione, senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.

Motivo per cui non rientrano nel provvedimento del decreto le piattaforme come Booking, Airbnb e simili.

È possibile utilizzare lo sconto tramite agenzie di viaggio?

Nel caso in cui il cliente richieda l'intervento, l'ausilio o l'intermediazione di un tour operator o di un'agenzia viaggi per effettuare per il pagamento del servizio, può essere utilizzato il codice univoco (o il relativo QR-code).

L’intermediario dell'agenzia o del tour operator dovrà comunicare al fornitore del servizio turistico il codice univoco (o il relativo QR-code), oltre al codice fiscale dell’intestatario della fattura (ovvero del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale) e all'importo del corrispettivo dovuto, così da essere inseriti nell'apposita procedura web presente nell'area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.

In alternativa, qualora il fornitore del servizio turistico sia un soggetto diverso da una ditta individuale, può incaricare, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, l’intermediario ad operare, in suo nome e per suo conto, nella procedura di cui sopra.

In entrambi i casi, il documento di spesa deve essere emesso in nome e per conto del fornitore del servizio turistico, secondo quanto disposto dall'articolo 21 del D.P.R. n. 633 del 1972. Una volta espletata la procedura e ricevuta la conferma dell’esito positivo dell’operazione a sistema, come indicato nel Provvedimento, l’operazione non può essere annullata: l’agevolazione si intende interamente utilizzata e non può essere più fruita da alcun componente del nucleo familiare.

Che cos'è e come funziona l'app IO

Come il sito del Ministero dell'Innovazione riporta, l'app IO è un'applicazione nata per agevolare l'accesso del cittadino ai servizi digitali messi a disposizione dalle Pubbliche Amministrazioni, locali o nazionali.

Tramite la piattaforma tributi, ad esempio, consente di pagare in sicurezza, attraverso pagoPA, multe, bollo auto, Tari e addirittura la mensa scolastica. L'app supporta diversi metodi di pagamento, quali bancomat, carte di credito e Paypal. Inoltre, è possibile gestire le scadenze con la Pubblica Amministrazione e ricevere, in tempo reale, avvisi da parte degli Enti pubblici. Ultimo tra tutti il bonus vacanze.

Gli step per richiedere il bonus vacanze

1° Step: Scarica l'app IO

Installa sullo smartphone l'ultima versione dell'app IO, scaricabile dagli store Apple e Android:

2° Step: Accedi con SPID o CIE

Dopo aver scaricato l'app IO, accedi con la tua identità digitale SPID o, in alternativa, con la tua Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0*). In seguito alla prima registrazione, potrai accedere più facilmente digitando il PIN scelto da te o tramite riconoscimento biometrico (impronta digitale o riconoscimento del volto).

*per ora solo su Android: il login con CIE per dispositivi iOS sarà disponibile entro il 1° Luglio.

Scegli tra i provider e registra la tua identità digitale

3° Step: Verifica l'ISEE per richiedere il Bonus

Per richiedere il bonus vacanze occorre avere un ISEE valido. Una volta ottenuto l'ISEE, entra nell'app IO e, dal 1° luglio, nella sezione Pagamenti, troverai la possibilità di aggiungere un nuovo Bonus/Sconto.
Seleziona dalla lista la voce "Bonus Vacanze" e segui i passaggi indicati per completare la richiesta e attivare il Bonus.

Come ottenere un ISEE valido?

Per il calcolo dell’indicatore ISEE, occorre presentare all'INPS la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): visita il sito INPS per maggiori dettagli.

4° Step: Come utilizzare lo sconto

Il bonus attribuito al tuo nucleo familiare sarà identificato da un codice univoco, a cui sarà associato anche un QR code (leggibile direttamente dallo schermo del tuo telefono). Al momento del pagamento del soggiorno, potrai utilizzare lo sconto comunicando all'albergatore questo codice e il tuo codice fiscale.

5° Step: Come condividere il bonus con i familiari

Nella schermata di riepilogo del Bonus, è presente la funzione “Condividi”. Cliccandola, IO crea una copia del codice univoco e del relativo QR-code, che il richiedente può inoltrare (come una semplice immagine) ai componenti del nucleo familiare che non hanno accesso all'app.

6° Step: Hai bisogno di aiuto?

Se hai domande mentre stai richiedendo l'attivazione del bonus o hai dubbi sul suo utilizzo, puoi consultare in ogni momento "maggiori informazioni" cliccando sull'help (punto di domanda in alto a destra). Se non trovi risposte alle tue domande, puoi segnalare un malfunzionamento o contattare l'assistenza.

Se hai dubbi o domande sul bonus vacanze, leggi le relative FAQ.

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