Bonus Zes per l’assunzione di over 35 nel Mezzogiorno

Bonus Zes per l’assunzione di over 35 nel Mezzogiorno

Al via l’esonero contributivo destinato alle aziende del Sud Italia che assumono a tempo indeterminato lavoratori over 35 disoccupati di lungo periodo.

I Ministeri del Lavoro e dell’Economia hanno emanato il Decreto del 7 gennaio 2025 (qui il testo in pdf) con i criteri e le modalità attuative dell’esonero contributivo "Bonus Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno - ZES Unica".

L'agevolazione prevede l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con l’esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL.

A chi spetta l’agevolazione: requisiti per aziende e lavoratori

L’esonero, previsto dal Decreto Coesione (DL n. 60/2024), si applica ai datori di lavoro privati con un massimo di 10 dipendenti che assumono personale non dirigenziale con contratto subordinato a tempo indeterminato nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Inoltre la sede o l’unità produttiva dell’azienda sia situata in una delle regioni della ZES per il Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Per ottenere il Bonus, l’impresa non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo o licenziamenti collettivi nei 6 mesi precedenti l’assunzione. Nel caso in cui il lavoratore assunto con l’incentivo, o un lavoratore impiegato con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva del primo, venisse licenziato per giustificato motivo oggettivo nei sei mesi successivi, il beneficio verrà revocato con conseguente recupero di quanto già fruito.

Per accedere al beneficio i lavoratori assunti devono:

  • aver compiuto 35 anni;
  • essere disoccupati da almeno 24 mesi.

L’utilizzo dell’agevolazione è subordinato al rispetto dei princìpi generali di fruizione degli incentivi previsti dal d.lgs. n. 150/2015 e dalla regolarità del DURC. Infine, nel caso in cui il datore di lavoro abbia beneficiato indebitamente dell’esonero contributivo, dovrà versare i contributi dovuti e pagare le sanzioni previste dalle disposizioni di legge in materia. Sarà l’INPS a provvedere ai necessari controlli anche attraverso le informazioni rese disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall’Ispettorato nazionale del lavoro, per quanto di rispettiva competenza.

Importo dello sgravio contributivo e durata dell’incentivo

L’agevolazione prevede l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con l’esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL. L’importo massimo riconosciuto è di 650 euro mensili per ciascun lavoratore.

Il beneficio è concesso nei limiti della spesa autorizzata dall’articolo 24, comma 7, del DL n. 60/2024 e in conformità ai criteri stabiliti dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. L’aliquota di computo per il calcolo delle prestazioni pensionistiche rimane invariata.

Come richiedere il Bonus ZES

Le aziende del Sud Italia interessate all’esonero dei contributi previdenziali devono inoltrare la richiesta telematica all’INPS, indicando:

  • i dati dell’impresa, con particolare riferimento al numero di dipendenti occupati nel mese in cui avviene l’assunzione incentivata;
  • i dati del lavoratore assunto o da assumere;
  • il tipo di contratto sottoscritto o da sottoscrivere e la percentuale oraria di lavoro;
  • la retribuzione media mensile e l’aliquota contributiva datoriale riferita al rapporto di lavoro oggetto dell’esonero;
  • la sede di lavoro prevista.

Le domande saranno verificate dall’INPS che quantificherà gli importi da erogare per ciascuna annualità, provvedendo anche ad accogliere le istanze solo in caso di capienza di risorse da ripartire pro quota per i 24 mesi di agevolazione.

Compatibilità con altri incentivi per l’occupazione

Il Bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. Invece è compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per le nuove assunzioni introdotta con la riforma dell’Irpef e prorogata fino al 2027.

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