Buoni pasto: accolte le proposte Fipe

Buoni pasto: accolte le proposte Fipe

Comunicato FIPE Risolti i problemi sui tagliandi sostitutivi del servizio mensa. Fissate le condizioni per ridurre le commissioni sui ticket agli esercenti... 31 luglio 2005
Roma, 22 dicembre 1999

Roma, 31 luglio 2005

                                                                                    

 

 

BUONI PASTO: ACCOLTE LE PROPOSTE FIPE

Risolti i problemi sui tagliandi sostitutivi del servizio mensa. Fissate le condizioni per ridurre le commissioni sui ticket agli esercenti: richieste più garanzie alle società emettitrici;gare in base all'offerta economicamente più vantaggiosa;da evitare quelle al massimo ribasso e le aste online

 

Vince in Parlamento l'offerta economicamente più vantaggiosa. Raccogliendo le proposte di Fipe-Confcommercio avanzate direttamente dal presidente di Fipe e Confcommercio, Sergio Billè, al ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, la Camera ha definitivamente approvato l'articolo 14 della legge di conversione del decreto n. 115 del 2005 sulla pubblica amministrazione   riguardante la questione spinosa dei buoni pasto. Da adesso, pubblici esercizi e lavoratori avranno più garanzie nell'uso dei tagliandi sostitutivi del servizio mensa. Le gare di assegnazione tra società emettitrici e datori di lavoro seguiranno il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e non quello del massimo sconto o delle aste online. L'articolo di legge interviene anche nel rapporto fra esercenti e società emettitrici con un controllo migliore sui requisiti anche finanziari delle stesse società e quelli di bar e ristoranti, delle mense aziendali e interaziendali e degli altri esercizi convenzionabili. Per quanto riguarda l'utilizzo dei buoni pasto, secondo la nuova legge,  questi potranno essere spesi soltanto per beni commestibili e nei giorni lavorativi.

"E' un grande successo della nostra federazione – commenta Edi Sommariva, direttore generale di Fipe-Confcommercio – in una battaglia dove hanno vinto tutti: società emettitrici, esercenti, datori di lavoro e lavoratori. Sono state poste le basi anche per la diminuzione progressiva  delle commissioni sui buoni pasto richieste agli esercenti che erano poi all'origine della protesta. Si dovrebbe così tornare alle condizioni di qualche anno fa dove il rapporto fra gli attori della filiera era in equilibrio nel rispetto delle esigenze e degli interessi di tutti. A questo punto sarà ancora importante l'intervento del ministro Scajola, a cui dobbiamo riconoscere di aver raccolto tempestivamente le sollecitazioni del presidente Billè, affinché sottoponga con urgenza al Consiglio dei Ministri il testo del DPCM previsto dalla nuova legge che renderà operative le nuove regole del mercato dei buoni pasto approvate dal Parlamento".

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca