Provincia di Bergamo, meno 2600 negozi di vicinato in vent'anni

Provincia di Bergamo, meno 2600 negozi di vicinato in vent'anni

Secondo i dati dell’Osservatorio Regionale del Commercio le insegne di prossimità sono passate sotto la bara delle 10mila unità. Zambonelli: “è la conferma di un trend che era già evidente”.

DateFormat

25 ottobre 2024

Dal 2005 al 2024 nella provincia di Bergamo si sono spente quasi 2.600 insegne di prossimità: dai 12.566 negozi del 2005 si è passati ai 9.968 del 30 settembre 2024 sono diventati (-2.598). Le medie strutture sono da parte loro passate da 1.041 a 1.068, mentre le grandi strutture sono scese da 42 a 40.
“I dati regionali pubblicati confermano la tendenza per noi già evidente e quasi sempre in concomitanza con l’alternanza dei cicli economici: il commercio sta retrocedendo nei centri storici a fronte di aperture di medie superfici nelle aree periferiche. Le nuove superfici fanno concorrenza alle grandi strutture che ,dopo la saturazione degli anni scorsi, sono in calo da quasi dieci anni. Nei negozi di vicinato - commenta Giovanni Zambonelli, presidente di Confcommercio Bergamo- perdono sia il settore non alimentare, soprattutto le merceologie più diffuse, come abbigliamento e calzature, ma nelle nostra provincia anche quelli alimentari, come confermano i nostri dati Confcommercio Bergamo per settore. Per quanto riguarda le medie strutture di vendita, l’andamento evidenzia un calo fino a quasi dieci anni fa, dovuto alla chiusura di negozi di medie dimensioni nell’ambito dei centri storici, mentre negli ultimi anni la crescita fuori dai centri abitati è continua”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca