Camusso: "Non si risolve il problema del turismo tagliando solo il costo del lavoro"
Camusso: "Non si risolve il problema del turismo tagliando solo il costo del lavoro"
Cernobbio - Il segretario della Cgil, Susanna Camusso ha partecipato alla sessione dedicata all'Italia come destinazione turistica e le potenzialità dei nuovi mercati nell'ambito del Forum Confcommercio. "Abbiamo un patrimonio naturale e artistico straordinario, una tradizione enogastronomica unica e una grande ricchezza archeologica, eppure non riusciamo a far crescere il turismo". "Molto raramente - ha detto Camusso - si parla di offrire servizi migliori e una praticabilità diversa per il turista piuttosto che puntare sempre ai prezzi inferiori". "Oltre alla sicurezza e alla legalità che sono temi fondamentali, un'altro problema che abbiamo è che siamo irraggiungibili. Se arrivo a Roma con l'aereo non riesco a vedere in tempi ragionevoli Ercolano, Pompei e Paestum". Un'altra riflessione del segratario del sindacato riguarda la cultura: "Il dato dell'anafalberismo sta al 72% nel nostro Paese e a pensarci è un dato spaventoso soprattutto se devi gestire il patrimonio artistico più ricco del mondo. C'è una grande distanza nel Paese tra il dibattito sulla gestione del turismo e dei beni culturali e la gestione effettiva che se ne fa". "Su questi temi non si riesce a ragionare in termini programmatici: far leva sui prezzi sembra essere l'unica soluzione, ovviamente intervenendo sul costo del lavoro". "La seconda forma di concorrenza sleale, dopo la legalità, è il dumping sul salario". "Un'ultima considerazione da fare- ha concluso Camusso - è che il turismo è un settore troppo frantumato da un punto di vista imprenditoriale. Ogni tanto bisognerebbe che il Paese ragionasse sul turismo in termini di politica industriale".