Carburanti: è legge il piano di riassetto e ammodernamento della rete

Carburanti: è legge il piano di riassetto e ammodernamento della rete

Il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano ha firmato il decreto che dà il via libera all'attesa riforma del settore. Soddisfatti i rappresentanti dei gestori. Per Figisc ed Anisa è "un atto positivo e coerente".

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9 novembre 2001

Carburanti: gestori soddisfatti per il via libera al piano di riassetto e ammodernamento della rete

 

"Un atto positivo e coerente che conferma la volontà del Governo di andare avanti. Il ministro Marzano dimostra di voler fare la sua parte, a differenza di chi continua a procedere unilateralmente senza tener conto della sintesi condivisa fatta negli ultimi anni di lavoro". Così Luca Squeri e Ottorino Millo, Presidenti di Figisc e Anisa, commentano il via libera governativo al piano di riassetto e ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti.

Il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano ha infatti firmato il relativo decreto, che contiene anche le linee guida per la riforma del settore. Si tratta di una vera e propria svolta per il settore, che potrà così veder mi gliorata l'efficienza e la qualità del servizio. A beneficiarne saranno anche i consumatori, visto che si prevede un taglio di 10-20 lire al litro del prezzo della benzina.

Il via libera al piano è giunto il giorno successivo all'annuncio, da parte del direttore dell'Unione Petrolifera Pietro De Simone, della vendita entro fine a nno di 220 impianti alla grande distribuzione. "Le regole ci sono e sono state concordate con tutti gli attori coinvolti: è inaccettabile che l'Unione Petrolifera insista nel favorire la tipologia di operatori della grande distribuzione". Questo il commento di Luca Squeri e Ottorino Millo, i quali hanno aggiunto che "pensare che la grande distribuzione debba essere oggetto di favoritismi è un'ennesima distorsione del mercato a favore di operatori che ha nno già nel loro Dna tutte le caratteristiche per esasperare la competizione".

Altro punto dolente, per i gestori, è il fatto che il canale distributivo extra-rete venda il gasolio ad un prezzo inferiore di circa 270 lire a quello da loro praticato. "E' un divario – ha commentato Ottorino Millo – che erode mercato ai benzinai e che penalizza le automobili e i furgoni delle piccole e medie imprese".

 

 

 

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