Dopo gli aumenti dell'ultima settimana, innescati dalle addizionali regionali di accisa, per i prossimi giorni la Figisc prevede "una sostanziale stabilità dei prezzi o, comunque, movimentazioni molto contenute".

Nell'ultima settimana i prezzi alla pompa della benzina sono saliti di 0,022 euro al litro, mentre il gasolio è aumentato di 0,017 euro al litro. Nel panorama europeo dei prezzi, l'Italia - in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro - rimane attestata al primo posto per il la benzina ed al secondo posto per il gasolio. Dall'ultima rilevazione della Commissione Europea del 19 dicembre 201, i prezzi sono saliti in misura meno significativa rispetto agli aumenti medi comunitari e si è fortemente ridotto (dal 63 al 71%, a seconda del prodotto) lo stacco con l'Europa del prezzo industriale. "Dopo la settimana precedente, nella quale le addizionali regionali di accisa sulla benzina hanno spinto il prezzo di quel prodotto - spiega Luca Squeri, presidente di Figisc Confcommercio, questa settimana è stata caratterizzata da una spinta verso l'alto delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati: insomma, non c'è tregua sul fronte dei prezzi". "Le variazioni in aumento del mercato internazionale del Platt's - continua Squeri - non sono state trasferite integralmente sul prezzo nazionale, con l'effetto almeno di un livello inferiore del prezzo della benzina di 0,003 euro al litro e di 0,014 di quello del gasolio rispetto alla dinamica internazionale". Per i prossimi giorni la Figisc prevede "una sostanziale stabilità dei prezzi o, comunque, movimentazioni molto contenute".