Carburanti: sciopero al via, disagi e code

Carburanti: sciopero al via, disagi e code

Partita ieri l'agitazione indetta da Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc/Anisa Confcommercio. I gestori oggi incontrano il presidente della Camera Fini: "La colpa è dei petrolieri e del governo".

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10 dicembre 2012

Scatta lo sciopero dei benzinai e arrivano le code ai distributori. L'agitazione indetta da Fegica
Cisl, Faib Confesercenti e Figisc/Anisa Confcommercio e' partita alle 19 di martedì sulla rete ordinaria e alle 22 su quella autostradale e i disagi, nelle principali citta, si sono subito manifestati. La colpa, dicono i gestori, e' del governo e dei petrolieri: ''File e disagi ai distributori di carburanti
ovunque in Italia: i responsabili di tutto questo sono assolutamente individuabili. Da una parte le grandi e potenti lobby dei petrolieri e delle banche che si rifiutano ostinatamente di ottemperare agli obblighi di legge; dall'altra un Governo che ha alzato le mani di fronte a tali palesi violazioni''. Da qui la richiesta di essere ricevuti dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha accettato di
vedere i rappresentanti delle sigle, in un incontro che si terra' oggi alle 12.00 e durante il quale i gestori esporranno le ragioni dello stop degli impianti. Gli impianti che aderiscono all'agitazione rimarranno chiusi fino alle 7 di venerdi' sulla rete ordinaria e fino alle 22 di giovedi' su quellaautostradale. C'e' poi' il caso della Val d'Aosta, dove le divisioni territoriali delle tre sigle, benche' ritengano ''valide e importanti'' le ragioni dello sciopero ''non invitano i propri associati ad aderire, lasciando loro l'autonoma decisione individuale'' a causa della ''difficilissima congiuntura economica in cui versano i consumi in generale e quelli di carburanti in modo particolare''.
I disagi, in ogni caso, non si limiteranno ai prossimi due giorni. Le tre associazioni, che hanno organizzato una manifestazione per oggi proprio a Piazza Montecitorio davanti alla Camera, avvertono che i rifornimenti potrebbero essere a rischio anche per la settimana prima di Natale, ''a causa del preannunciato rifiuto di molte compagnie petrolifere di rifornire gli impianti, in vista del cosiddetto 'no rid day', vale a dire del rifiuto dei gestori di pagare una fornitura di carburante tra i giorni 17 e 22 dicembre prossimi, per protestare contro il rifiuto delle compagnie stesse a rinnovare
i contratti collettivi scaduti da anni''. Inoltre, tra Natale e Capodanno, per gli automobilisti non sara' possibile pagare il pieno attraverso le carte di credito e il pago bancomat, ''per protesta contro il rifiuto delle banche ad applicare la norma di legge che prevede la gratuita' dell'utilizzo della moneta elettronica, sia per i gestori che per i consumatori, per il pagamento dei rifornimenti fino a 100euro''. Ma il garante per gli scioperi chiude ogni possibilita': '''i gestori non potranno scioperare ulteriormente nel corso del mese di dicembre'' per difetto dei requisiti di legge e ogni altro stop verrebbe sanzionato dall'Autorita' di Garanzia.

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