Chiusure domenicali, da Bruxelles a Roma coro di critiche

Chiusure domenicali, da Bruxelles a Roma coro di critiche

Per la Commissione Ue ci sarebbe un effetto negativo sulle dinamiche di mercato e un impatto sulla produttività già bassa del settore. Forza Italia annuncia un referendum abrogativo, mentre +Europa lancia la campagna di mobilitazione #LiberaSpesa.

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27 febbraio 2019

La Commissione europea critica l'ipotesi di imporre una chiusura domenicale al settore del commercio al dettaglio, anche limitatamente alla grande distribuzione."Il settore del commercio al dettaglio è altamente regolamentato e nuove restrizioni sono state annunciate", si legge nel Country Report sull'Italia in riferimento alle chiusure la domenica. Nel 2018 l'Italia è stata "tra gli Stati membri più restrittivi" sul commercio, con un effetto negativo sulle dinamiche di mercato e un impatto sulla produttività già bassa del settore. "La situazione potrebbe peggiorare se l'Italia facesse marcia indietro su precedenti riforme, regolamentando l'orario di apertura dei negozi come annunciato", avverte la Commissione. Intanto +Europa lancia #LiberaSpesa, una mobilitazione che la vedrà impegnata domenica 3 marzo e domenica 10 marzo con banchetti di raccolta firme in tutta Italia davanti a supermercati e centri commerciali per dire sì alla libertà economica, contro le chiusure domenicali che il governo vuole imporre. "Ci schieriamo con chi lavora, con chi fa impresae con chi, durante la settimana, non ha tempo per fare acquisti", si legge in una nota. "Quello di M5s e Lega è un provvedimento classista, che penalizza lavoratori, imprenditori e consumatori in un momento di recessione economica". Sulla stessa linea Forza Italia, secondo la quale "l'Italia arranca nella recessione, gli ordini delle aziende sono in picchiata e le vendite diminuiscono. E il governo, a trazione grillina, cosa fa? Minaccia la chiusura domenicale dei negozi e dei centri commerciali: una follia targata 5 Stelle  contro cui ci opporremo con ogni forza e strumento democratico". Per Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato, "la chiusura la domenica dei negozi lede le libertà: quella del commerciante che vorrebbe restare aperto, quella del lavoratore che vorrebbe poter guadagnare di più per la propria famiglia, quella delle famiglie che hanno il diritto di fare shopping. Imporre la chiusura farebbe precipitare ancor più le vendite, gli incassi, l'occupazione e l'economia"."Stiamo già raccogliendo le firme per un referendum abrogativo - ha specificato la Bernini - per  sensibilizzare i cittadini su questo sciagurato provvedimento e  continueremo combattendolo in commissione prima alla Camera poi  al Senato, per fare in modo che Lega e M5s non portino le  famiglie italiane agli arresti domiciliari nel fine settimana".  

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