Ciampi incontra Billè

Ciampi incontra Billè

Ricevuto al Quirinale il Comitato di Presidenza di Confcommercio65/2005
65/05

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Roma, 11.10.05

 

 

Ricevuto al Quirinale il Comitato di Presidenza di Confcommercio

 

CIAMPI INCONTRA BILLE'

 

 

Il Comitato di Presidenza di Confcommercio, rappresentativo delle imprese del commercio, turismo, servizi, trasporti, professioni e Pmi, guidato dal Presidente di Confcommercio, Sergio Billè, ha incontrato il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Nel suo saluto al Presidente Ciampi, il Presidente Billè ha sottolineato innanzitutto l'importanza dell'incontro al Quirinale, che rappresenta il momento culminante delle iniziative che Confcommercio - sotto l'egida del Alto Patronato del Presidente della Repubblica - ha intrapreso nel corso di quest'anno per celebrare i suoi primi sessant'anni di attività.

"L'incontro – ha proseguito Billè – costituisce un riconoscimento per il ruolo che le imprese del terziario hanno sempre svolto e continuano oggi a svolgere nella società italiana, ma anche momento di convinta riflessione su quelle che sono le sfide del presente e su quelle che ci riserverà il futuro".

Billè ha anche ricordato che Confcommercio ha sempre condiviso, con tenace e solida convinzione, lo spirito che ha animato gli interventi del Capo dello Stato in difesa di un Paese che, sia pure oggi costretto ad operare fra mille difficoltà, non ha mai avuto la benché minima intenzione di cedere terreno o addirittura di gettare la spugna.

Così come ha condiviso l'autorevole appello dei giorni scorsi perché anche le Istituzioni finalmente si muovano a sostegno di quella grande impresa italiana che si chiama turismo.

"Perché sarebbe assurdo - ha sottolineato Billè - che questo Paese, a causa proprio dell'indeterminatezza fino ad oggi mostrata dalle sue Istituzioni, fosse costretto ad abdicare al suo ruolo di leadership anche in un settore - il turismo - che pure dispone di risorse e di potenzialità straordinarie e che tutto il mondo ci invidia".

Billè ha concluso evidenziando il ruolo dell'economia dei servizi che "è in Italia, come in tutte le economie più avanzate, uno dei motori che può determinare più ricchezza, più crescita, più competitività, più posti di lavoro."

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