Colture primaverili: Assosementi più ottimista dell'Istat

Colture primaverili: Assosementi più ottimista dell'Istat

L'Associazione non condivide tutte le indicazioni sulle intenzioni di semina degli agricoltori per l'annata agraria 2013-2014 diffuse dall'Istituto di statistica.

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5 marzo 2014
Assosementi non condivide tutte le indicazioni sulle intenzioni di semina degli  agricoltori per l'annata agraria 2013-2014 diffuse dall'Istat. "Mentre si può  concordare sulla sostanziale tenuta delle superfici dei cereali autunno-vernini quali frumento tenero, duro  e orzo - scrive infatti l'Associazione - è invece da considerarsi eccessivamente pessimistico l'orientamento di una contrazione degli  investimenti per quasi tutte le colture a semina primaverile".  "I segnali dalle reti vendite seme lasciano infatti intravedere un aumento delle semine di sorgo da granella  (per Istat in calo del 9,6%), di barbabietola da zucchero (+15.000 ettari) e soprattutto della soia, ben sostenuta  in questo momento dalle quotazioni di mercato. Buone aspettative poi anche per il pomodoro da industria,  ma soprattutto per l'erba medica, una coltura poliennale, probabilmente in vista dell'erogazione dal 2015  dell'aiuto PAC previsto per le colture proteiche. Eccessiva anche la contrazione (- 4,6%) rilevata da Istat per  il riso", continua Assosementi. 
 Per il mais da granella le nostre stime vanno oltre le indicazioni di Istat (-3,1%) - afferma Giuseppe Carli,  presidente della Sezione colture industriali di Assosementi - con una contrazione delle superfici ben  superiore, soprattutto nelle zone del nord-est, Friuli, Veneto ed Emilia-Romagna. A beneficiarne dovrebbe  essere la soia, per la quale stimiamo un incremento intorno ai 40.000 ettari".  "Dinanzi ad un sensibile aumento della domanda di sementi di soia - prosegue Carli - desideriamo mettere  in guardia gli agricoltori sulle possibili offerte sul mercato di seme non ufficialmente certificato, quindi di  provenienza illegale, che non ha subito i prescritti controlli qualitativi ed ogm e che manca del requisito  della tracciabilità".  A giudizio di Assosementi, quanto emerge dall'indagine sulle intenzioni di semina svolta dall'Istat risente  chiaramente del momento in cui viene realizzata, tra novembre e dicembre, quando gli agricoltori  hanno di fatto pressoché completato le semine autunnali e stanno invece ancora programmando quelle  primaverili, suscettibili poi di spostamenti. 
 

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