COME CAMBIANO I CONSUMI DOPO L'11 SETTEMBRE

COME CAMBIANO I CONSUMI DOPO L'11 SETTEMBRE

Le stime di Confcommercio dopo gli attentati in America

67/2001

     Roma, 9 ottobre 2001

 

 

 

 

Le stime di Confcommercio dopo gli attentati in America

 

 

COME CAMBIANO I CONSUMI DOPO L'11 SETTEMBRE

 

Le tendenze macroeconomiche

I bombardamenti in Afghanistan ed il protrarsi dell'azione di polizia internazionale degli USA rendono più complesso prevedere le dimensioni delle fluttuazioni che interesseranno la domanda di beni e servizi espressa dalle famiglie.

Un dato è certo: aumenterà la spinta depressiva sulle economie occidentali per il peggiorare del clima di fiducia di famiglie ed imprese sulle prospettive economiche mondiali per il 2002.

I consumatori stanno realizzando forme di risparmio cautelativo fortemente influenzate dalla preferenza per la liquidità. Infatti, anche gli investimenti finanziari sono orientati verso il brevissimo-breve termine e su forme a bassissimo rischio, come i Bot a tre mesi.

Tutto ciò determinerà un livello ancora più deludente della spesa per consumi. A livello macro, in termini reali, l'incremento della spesa per consumi di beni e servizi rispetto al 2000 si dovrebbe attestare non oltre l'1,1%. Un valore che è di circa un terzo rispetto a quello registrato nel 2000.

Questo fenomeno sta influenzando non solo le spese a breve termine, ma anche la programmazione degli acquisti in occasione del Natale per effetto del perdurante clima d'incertezza che ancora non sembra abbandonare le famiglie.

Un altro dato preoccupante riguarda l'evoluzione del mercato del lavoro dove si riscontra un ricorso consistente alla Cassa integrazione da parte delle maggiori imprese.

 

Indagine della Confcommercio

Un'indagine effettuata da Confcommercio su un campione molto significativo di operatori del settore della distribuzione, diretta ad una conoscenza più mirata dell'evoluzione dei consumi in questo periodo, conferma la situazione di generalizzata debolezza della domanda.

 

Prodotti alimentari

I prodotti alimentari, sono stabili, come conseguenza di andamenti differenziati a livello di tipologia distributiva. Si registra, però, un calo (-5%) dello scontrino medio sia nelle piccole che nelle grandi imprese, soprattutto al Nord.

 

Abbigliamento e calzature

La richiesta si concentra su prodotti di carattere accessorio (guanti, cravatte, foulard, camicie, etc.), mentre risultano particolarmente penalizzati gli acquisti di capi di abbigliamento più costosi (-20%). Questo atteggiamento prudenziale del consumatore sta consolidando ed accentuando la tendenza a procrastinare alcuni acquisti, in particolare quelli per i capi di abbigliamento più importanti, connessi con il rinnovo del guardaroba.

 

I giocattoli

Diffusione di nuove "Play Station" e boom di vendite che, dall'11 settembre, hanno fatto registrare un aumento del fatturato del 10%. Un dato anomalo in quanto, in questo periodo generalmente non si registrano ancora i "picchi" di vendita tipici, invece, del periodo pre-natalizio.

 

Articoli di profumeria e libri

Tiene la richiesta d'articoli di profumeria e di libri (in particolare, collane economiche).

 

Elettrodomestici e Mobili

Vendite inferiori alle aspettative: -10%.

 

Prodotti elettronici

La domanda di elettronica e telefonia è decisamente in flessione, tranne in quelle situazioni dove si praticano politiche di prezzo basate su offerte e sconti di entità considerevole, praticate essenzialmente dalle catene (- 10%).

 

Pacchetti turistici

La richiesta di pacchetti turistici sta registrando una pesante caduta di cui non è prevedibile dire quando si potrà avere un'inversione di tendenza (-40%).

 

Trasporti aerei

Secondo la Boeing entro il 2002 circa il 50% delle compagnie aeree sarà fallita.

 

Automobili

Sono previste oltre 300.000 immatricolazioni in meno (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) nell'ultimo trimestre del 2001.

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