La crescita mensile per le esportazioni è stata dell'1,1%, mentre per l'import c'è stata una flessione (-3,8%). Su base annua l'export è salito del 7%.

A febbraio si stima che il saldo commerciale aumenti di 2.847 milioni (da +3.238 milioni a febbraio 2019 a +6.085 milioni a febbraio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo e' pari a +8.603 milioni (era +6.499 milioni a febbraio 2019). lo comunica Istat, aggiungendo che la crescita mensile per le esportazioni e' stata dell'1,1%, mentre per l'import c'e' stata una flessione (-3,8%); su anno l'export è salito del 7%. A partire dai dati di febbraio, con l'uscita del Regno Unito dall'Ue, l'Istat pubblica i dati per le nuove aree, Ue27 ed extra Ue27.

L'aumento congiunturale dell'export e' dovuto all'incremento delle vendite verso l'area Ue (+1,8%), mentre verso i mercati extra Ue si registra solo +0,3%; su base annua l'aumento dell'export e' determinato dalle vendite in area Ue (+8%) e anche extra Ue (+5,9%); la diminuzione tendenziale delle importazioni (-0,7%) e' sintesi dell'incremento degli acquisti dall'area Ue (+1,8%) e del calo dai mercati extra Ue (-4%). Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla crescita dell'export: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+41,2%), altri mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+14,4%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,9%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura maggiore all'incremento delle esportazioni sono Stati Uniti (+22,3%), Germania (+6,8%), Francia (+7,5%), Belgio (+20,2%) e Turchia (+36,6%) mentre si registrano ampie flessioni delle vendite verso Cina (-21,6%) e Regno Unito (-8,2%).